«Al Consiglio comunale di Ascoli, viene presentata un’interrogazione, a firma dei consiglieri della maggioranza di centrodestra, sulla capacità della Provincia di fare la decespugliazione sulle strade di competenza. Tutto ciò mi sembra davvero surreale e paradossale. Tale interrogazione più che a livello locale, dovrebbe infatti essere indirizzata al Governo e al Ministro Salvini». Con queste parole tuona Sergio Loggi, presidente della Provincia di Ascoli Piceno, in risposta all’interrogazione presentata oggi, 15 maggio, dai consiglieri comunali di maggioranza al sindaco di Ascoli Marco Fioravanti (leggi qui).
Sergio Loggi
«In qualità di presidente della Provincia – spiega Sergio Loggi – ho preso parte all’Assemblea dell’Upi per fare il punto sulla situazione istituzionale e finanziaria in cui si trovano le Province ed elaborare nuove progettualità per le nostre comunità locali. In tale sede, ho appreso con preoccupazione, insieme agli altri colleghi presidenti, che la Legge di Bilancio e il Milleproroghe imporranno nuovi e drastici tagli ai programmi di investimento di Province e Città metropolitane.
Risorse destinate agli investimenti per la messa in sicurezza di 120 mila chilometri di vie che collegano il Paese. Si tratta di circa 1,7 miliardi, una riduzione che si attesta al 50% su tutti i fondi fino al 2029 e a quasi la stessa percentuale per le risorse che erano state assegnate alle Province dal 2030 al 2036. Tagli questi che servono anche per finanziare il ponte sullo stretto voluto da Salvini e che rischiano di avere pesanti ripercussioni sulla manutenzione ordinaria del nostro sistema della mobilità.
Come Upi e presidenti di Provincia, al di là delle diverse appartenenze e sensibilità politiche, abbiamo deciso di dare battaglia perché si apra subito un tavolo di crisi al Ministero delle Infrastrutture e si proceda a ritrovare, nell’immediato, i 385 milioni di fondi sottratti per il 2025 e 2026.
Mi auguro che con la stessa coerenza e preoccupazione per il bene comune, la maggioranza del Comune di Ascoli Piceno faccia altrettanto, unendo tutte le possibili sinergie istituzionali per impegnare il Governo a mettere gli Enti Locali in condizioni di operare per fornire servizi e risposte concrete ai cittadini. Il tempo degli annunci roboanti e delle polemiche strumentali è finito, la politica è chiamata con responsabilità a fare la propria parte».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati