Aumento Tari, “Ascolto & Partecipazione”: «Ben superiore alla media nazionale»

ASCOLI - Il gruppo di opposizione puntualizza sull'argomento trattato nell'ultimo Consiglio comunale snocciolando cifre: «Rincaro pari quasi al 7% nel 2024 e al 5% per quest’anno»
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Nell’ultimo Consiglio comunale di Ascoli, tra i vari argomenti, c’è stato l’aumento della Tari.

«Il sindaco e l’assessora Pantaloni hanno sottolineato che la nostra città è tra quelle con la Tari più bassa (in assoluto) a livello nazionale, non considerando però che siamo la 17esima città in Italia per aumento percentuale della Tari dal 2023», evidenzia il comitato civico “Ascolto & Partecipazione” che snocciola cifre e confronti: «Abbiamo pagato in media 187,32 euro nel 2023,  199,92 nel 2024 e per il 2025 è previsto un ulteriore aumento del 5%. Un dato molto grave, considerando che l’aumento medio nazionale della Tari tra il 2023 e il 2024 è stato del 3,63% nel centro-Italia e del 2,25% a livello nazionale.

L’aumento nella nostra città, pari quasi al 7% del 2024 e al 5% per quest’anno è quindi ben superiore alla media non solo marchigiana, ma nazionale».

«Fioravanti – puntualizzano gli esponenti del gruppo di opposizione – attribuisce la “colpa” dell’aumento della Tari sia alle deliberazioni dall’Arera, sia al comportamento poco virtuoso di alcuni cittadini. Ebbene – chiedono – come mai tante altre città italiane hanno applicato l’aumento imposto dall’Arera e sono comunque riuscite a mantenere il costo della Tari in linea con gli anni precedenti, mentre noi dobbiamo pagare in proporzione molto di più rispetto alla media italiana?

E poi: i cittadini che non fanno la differenziata sono davvero così tanti da comportare un aumento tanto ampio della Tari?»

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