di Maria Grazia Lappa
Un tour speciale lungo le sponde del fiume Tronto. Il grande fiume che attraversa il nostro territorio, dalle montagne al mare passando per il capoluogo -Ascoli, è stato il protagonista de “La festa del fiume Tronto” organizzato dalla collaborazione sinergica dei centri di educazione ambientale della Provincia di Ascoli coordinati da “Torre sul porto”; un’esperienza rilassante e appagante, che ha offerto a tante persone e famiglie la possibilità di godere della natura e soprattutto di ammirare il fiume nella sua totalità, nel suo movimento dell’acqua, ma anche un’occasione per riflettere sulle minacce che gravano sul percorso fluviale e individuare le buone pratiche per la salvaguardia del bacino idrografico.
Dopo un primo ritrovo nell’abbazia di Santi Benedetto e Mauro, a Monsampolo, che ha visto una visita guidata, il gruppo si è spostato lungo le sponde del fiume, una passeggiata lenta che ha permesso di ammirare la natura, fino alla Cea “Oasi La Valle” a Spinetoli. La natura, durante questi percorsi, ha offerto uno spettacolo sorprendere: una vegetazione che cambia di zona in zona e restituisce immagini ineguagliabili. Terre suggestive e scorci sul fiume incantevoli.
All’Oasi La Valle i presenti hanno potuto anche ammirare oltre alla vegetazione anche gli animali presenti e cercare di capire la natura e i motivi della loro presenza. «È stata – ha raccontato Sergio Trevisani – un’importante occasione per spiegare ai presenti i rischi e le risorse del fiume, osservare gli effetti dell’acqua sull’ambiente e il paesaggio, e capire come l’acqua possa essere allo stesso tempo un pericolo e un’importante risorsa per il territorio».
Lungo il Tronto scorre la pista ciclopedonale, un percorso che segue le sponde del corso d’acqua, dal quale si può ammirare la sua impressionante bellezza che fa sì che il luogo venga scelto da molti passeggiatori per trascorrere piacevoli giornate.
Proprio all’altezza dell’Oasi La Valle è stata realizzato un’area che si affaccia sulle acque, un luogo gradevole e rilassante. Il fiume scorre placido e racconta le storie, perché le acque non trascinano solo fango e detriti, ma raccontano la vita di chi a quel fiume si è avvicinato, lo ha vissuto, le storie di vita talvolta scavalcano l’argine, c’è chi racconta che un tempo, quel fiume era il suo mare, chi invece ha raccontato quanta vita ci fosse intorno a quelle sponde, storie buffe, talvolta ironiche e tragiche, che raccontano un tempo passato.
È piacevole sedersi su quelle panche circondate dalle bizzarre statue dell’artista Straccia, aneddoti che sembrano scivolati dalle pagine del libro “Cuore”, perché il fiume racconta storie importanti di come si deve intervenire per ridare forza e sicurezza, ma anche miti e leggende, che scorrono leggere da anni verso il mare.
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