Detenuto psichiatrico si scaglia contro un agente di Polizia Penitenziaria mandandolo all’ospedale

ASCOLI - L'uomo si era reso protagonista di altri episodi di violenza. La severa denuncia di Salvatore De Blasi dell'Osapp: «Personale allo stremo e decimato per le aggressioni, tanto che è stato chiesto un supporto dagli istituti di Fermo ed Ancona, per sopperire alla carenza»
...

Mezzi della Polizia Penitenziaria del carcere di Ascoli

 

Si provoca ferite al collo, poi aggredisce l’agente di Polizia Penitenziaria che lo stava accompagnando in infermeria per la medicazione. E’ accaduto oggi, 5 giugno, nel carcere di Ascoli. Protagonista dell’ennesimo episodio di violenza è un detenuto della sezione Atsm. Lo stesso che a metà maggio ha tentato di fuggire dal reparto di psichiatria dell’ospedale “Madonna del Soccorso” San Benedetto, dove era stato ricoverato, aggredendo due agenti. Un mese prima, aveva provocato la frattura del setto nasale a un altro agente.

 

Lagente, colpito improvvisamente e con violenza al viso, ha riportato ferite tali da dover essere accompagnato all’ospedale “Mazzoni” di Ascoli.

L’aggressore è stato invece ricoverato di nuovo nel reparto psichiatria del “Madonna del Soccorso”.

 

Sull’accaduto, tuona nuovamente il sindacato Osapp, attraverso le parole del suo referente territoriale Salvatore De Blasi, che esprime tutto il suo disappunto per il fatto che le istituzioni restano inermi («chi siede su poltrone che rivestono, responsabilità e potere decisionale, fa orecchie da mercante», le esatte parole del sindacalista) di fronte alle numerose denunce al Prap e al Dap, anche per voce del garante dei detenuti, sulla la gravissima situazioni in cui versa l’ istituto ascolano (leggi l’articolo sulla visita del garante).

 

«Il personale è allo stremo – denuncia De Blasi – in un paio di mesi, il carcere ascolano è stato teatro di una decina di aggressioni, anche a lunga degenza. Il personale costretto a turni massacranti anche di 12 ore, colleghi richiamati in servizio dai congedi e riposi.

Il carcere è decimato, basti pensare che è stato chiesto un supporto dagli istituti di Fermo ed Ancona, per sopperire alla carenza di personale dovuta alle aggressioni.

Mentre il Prap continua a scegliere Ascoli per mandare detenuti ex art. 32 (detenuti autori di risse e violenza negli altri istituti), nonostante vi sia una sezione Atsm ed una Osservandi non idonee. Chi serve lo stato non merita una tale indifferenza».


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X