di Elena Minucci
A quasi un mese dall’edizione in notturna della Quintana, cresce l’attesa anche per l’esercito di donne protagoniste, rappresentato da dame, nobildonne, castellane e guerriere che con il loro fascino impreziosiranno il corteo dei castelli vassalli della città. A inaugurare l’edizione 2025 sono le primedonne dei castelli di Montemonaco e Castel di Lama. Entrambe sono all’esordio.
Per il castello di Montemonaco, sfilerà Romina Corbelli, quarantanovenne, sposata con Gianluca Cozzi, e mamma di Francesca, di quasi 7 anni. Dopo aver lavorato per quindici anni in una fabbrica, in una rosticceria e come portalettere, oggi Romina fa la mamma a tempo pieno, dedicandosi completamente alla famiglia. Quella di sabato 12 luglio sarà la sua prima volta alla Quintana.
«Sono molto emozionata e felice di poter rappresentare il mio paese a cui sono molto legata e di cui vado molto fiera – afferma -. Sono timida, per questo spero di poter essere all’altezza. Dedico questa mia esperienza alla mia famiglia e al mio paese. Ringrazio il sindaco, Francesca Grilli per avermi scelta e avermi regalato questa bellissima esperienza».
Emozionatissima, Romina ci svela una chicca: «Per questo mio esordio non sarò sola, al mio fianco ci sarà mio marito Gianluca che indosserà i panni del castellano».
Ilaria Vagnoni sarà invece la castellana di Castel Di Lama, castello che ha fatto il suo esordio nell’agosto 2023. Classe 1997, è cresciuta a Castel di Lama dove attualmente risiede e dove ha intenzione di vivere anche nel futuro. Ilaria è un’infermiera di famiglia, di cure primarie e territoriali, e lavora a San Benedetto del Tronto ma anche in diverse rsa del territorio.
«Ho collaborato con il progetto “Assistence 4.0”, dove abbiamo portato assistenza socio-sanitaria, sia nei luoghi montani che hanno subito il terremoto del 2016 sia in Vallata e nel mio paese. Sono molto fiera della mia professione. Attualmente mi sto specializzando come consulente sessuale e come terapista pelvi-perineale: mi piacerebbe organizzare eventi gratuiti sia nell’ambito delle mie specializzazioni sia nell’ottica della prevenzione primaria», racconta.
Nonostante un lavoro così impegnativo, Ilaria cerca però di ritagliarsi spazio per gli amici e la famiglia, a cui dedica la sua esperienza da castellana.
«Sfilare alla Quintana di Ascoli è stato un regalo della mia famiglia, in particolare della mia mamma – conclude -. È stata lei a iscrivermi a mia insaputa. Mi era stato chiesto di partecipare, ma ho sempre declinato l’invito, perché sono molto timida. Ho sempre considerato la Quintana una manifestazione molto importante e non mi sono mai sentita all’altezza. Se non fosse stato per mia madre, non l’avrei mai fatto. Sono molto emozionata e agitata, ma sono certa che sarà un’esperienza straordinaria, così come lo è partecipare alla rievocazione storica lamense. Sfilo nel corteo dell’insediamento del Podestà e il Palio della Balestra: ogni anno, da quando sono piccola, partecipo insieme ai miei amici e alle mie sorelle».
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