di Filippo Ferretti
È uno dei colossi internazionali del settore dei viaggi studio all’estero, con 23 milioni di fatturato, un numero di studenti coinvolti che ha superato sinora le 28.000 unità e una crescita annua di lavoro dopo il Covid pari al 20% . Trattasi dell’azienda ascolana “Giocamondo Study”, che nel 2017 ha deciso di investire nella formazione e nella bellezza del viaggio per i ragazzi, diventando una forza tale da essere riuscita da poco a quotarsi in borsa.
Dopo questo raggiungimento, con l’acquisizione di investitori inglesi, francesi e spagnoli, il titolare Stefano De Angelis e il suo staff sono tornati a casa, per godersi l’avvio di un percorso nuovo e destinato ormai a non fermarsi più. Infatti, per potenziare il capitale, il prossimo step del potente tour operator italiano sarà quello di scommettere sul Regno Unito e sugli Stati Uniti.
Nell’illustrare le motivazioni per le quali l’azienda ha deciso di entrare in Borsa, De Angelis e i suoi stretti collaboratori hanno incontrato la stampa. L’appuntamento, oltre a illustrare ciò che ha permesso di realizzare un simile risultato, con l’incontro avvenuto negli ultimi mesi con oltre 100 possibili investitori di tutto il mondo e prima ancora l’affidamento ad advisor in grado di valutare le possibilità di essere quotati, ha svelato gli obiettivi futuri. Per la “Giocamondo Study”, in cui a lavorare sono quasi totalmente giovani ascolani, si prospettano numerose novità e sorprese, a partire da quella che nelle ultime ore ha visto il titolo bloccato per eccesso di rialzo.
«Non era solo per realizzare un sogno, ma per ottenere capitali per l’espansione internazionale di “Giocamondo Study”, il cui successo lo condividiamo con tutti i dipendenti», ha detto De Angelis che, con il suo braccio destro Stefania Cimino, ha presentato ad aziende e banche il piano industriale a cinque anni, ottenendo consensi al punto di aver dovuto rinunciare a molte perché numericamente in eccesso. Tra le nuove sfide, dicevamo, c’è l’apertura a nuovi mercati, con il potenziamento della sede nel Regno Unito e, soprattutto, con l’imminente apertura negli States.
«Questi due obiettivi ci consentiranno di andare ad aggredire mercati emergenti come l’Asia e l’America Latina», ha ammesso il Ceo e presidente di “Giocamondo Study” De Angelis, felice anche per aver potuto proiettare a Milano un video che, oltre alle caratteristiche e ai principi dell’azienda, ha potuto mostrare all’universo finanziario immagini del capoluogo piceno.
«L’istituzione Borsa ha manifestato l’interesse di incontrare presto gli imprenditori ascolani», ha concluso, certo di voler aiutare una simile operazione nel territorio, una delle tante che avranno il compito di portare le cento torri fuori dai confini.
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