Si è tenuto ieri in Prefettura ad Ascoli un incontro dedicato al rafforzamento dei controlli di prevenzione antimafia nei cantieri della ricostruzione post sisma 2016. Alla riunione, presieduta dal prefetto Copponi, hanno partecipato rappresentanti delle forze dell’ordine, degli enti ispettivi e degli organismi coinvolti nella ricostruzione.
Prefettura di Ascoli Piceno
Durante l’incontro sono stati illustrati i dati aggiornati: nella provincia picena risultano attivi 1.474 progetti di ricostruzione privata e 43 cantieri pubblici, con 222 opere in fase di progettazione. Il territorio rappresenta circa un quarto dell’intero carico regionale.
È stato fatto il punto sull’attività del tavolo tecnico permanente, istituito con il Protocollo di legalità del 2021, che ha affrontato criticità legate a sicurezza nei cantieri, lavoro irregolare, subappalti e formazione dei lavoratori, con particolare attenzione alla manodopera straniera.
Focus anche sulla ricostruzione di Arquata del Tronto, all’esito della procedura di gara dell’importo di 50 milioni per i “piani di appoggio”, dove la complessità delle gare e la difficoltà nel reperire manodopera qualificata sollevano preoccupazioni legate a possibili fenomeni di sfruttamento e infiltrazioni criminali. È stato ribadito il ruolo centrale del rup e degli appaltatori nel garantire la legalità, e la necessità di una maggiore integrazione tra le piattaforme digitali per il monitoraggio delle imprese.
Infine, è stata sottolineata l’importanza della collaborazione tra tutte le amministrazioni coinvolte per prevenire e contrastare ogni forma di illegalità nei cantieri della ricostruzione.
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