Barriere al cimitero, Rocchi risponde all’opposizione: «La situazione non cambia»

GROTTAMMARE - Il primo cittadino fa il punto della situazione sul decoro e la sicurezza del sito dopo la presentazione dell'interrogazione della minoranza
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di Edoardo Ciriaci

 

Tiziana Stampatori e Marco Sprecacè

Pochi giorni fa i consiglieri comunali Tiziana Stampatori (Fratelli d’Italia) e Marco Sprecacè, capogruppo di “Grottammare C’è” hanno anticipato un’interrogazione formale che è stata discussa nel consiglio comunale di lunedì 16 giugno. Il tema centrale riguarda la sicurezza e il decoro del cimitero. A far discutere sono soprattutto le barriere architettoniche che negherebbero l’accesso al camposanto alle persone con disabilità o difficoltà motorie, qui la situazione è rimasta la stessa. «Non è ancora stato dato incarico a un professionista per lo studio di fattibilità» dice il sindaco di Grottammare Alessandro Rocchi.

 

E ancora «Va considerata comunque una cifra significativa calcolando che il nostro cimitero presenta circa 11.000 metri quadrati di percorsi su un totale di oltre 23.000 metri quadrati. Per abbatterle quindi ci sono due soluzioni: una superficie impermeabile ma che comporta un significativo investimento per una serie di interventi che hanno l’obiettivo di costruire delle vasche di raccolta dell’acqua piovana. O con una superficie drenante».

 

Nel frattempo grazie all’interessamento dell’assessore Monica Pomili si sta valutando l’acquisto di un mezzo che possa trasportare tutte le persone con difficoltà motorie alle tombe, ma richiede un accompagnatore e decine di migliaia di euro per la realizzazione.

Il cimitero di Grottammare

 

Quanto alle aree chiuse e delimitate da transenne a causa del rischio di crolli e distacchi di cornicioni, denunciate dall’opposizione, il primo cittadino ha fatto sapere che «l’ufficio ha le risorse per sistemare le guaine a copertura delle schiere dei fornetti»

 

Sui bandi di finanziamento invece Rocchi ha chiarito che non ne sono mai usciti negli ultimi anni. Ma l’unica cosa che è cambiata, seguendo anche la situazione in alcuni paesi dell’interno, è che quest’ultimi hanno avuto un certo successo nell’intercettare fondi legati al sisma.

 

Un’ultima denuncia riguarda la gestione. Si interroga l’amministrazione sulla possibilità di aumentare il numero di custodi ma la risposta non lascia trapelare un certo ottimismo. «È molto difficile pensare che possa essere approvata, conoscendo le dinamiche di assunzione del personale. Ma si sta valutando un’altra forma di gestione del cimitero che valuti anche l’esternalizzazione di alcuni servizi».

 

 


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