Il parco marino infiamma il Consiglio, Biocca: «Avanzata nuova ipotesi di perimetrazione»

GROTTAMMARE - Toni accesi nella riunione di lunedì per i mancati aggiornamenti da cui è scaturita una serie di dubbi esposti dal capogruppo dell'opposizione Sprecacè
...

Alessandra Biocca, assessore alla sostenibilità

 

di Edoardo Ciriaci

 

Dibattito infuocato nel corso del Consiglio comunale del 16 giugno a Grottammare. Il presidente Luigi Travaglini ha dovuto più volte richiamare all’ordine quando sul tavolo è stato trattato il punto 7, cioè quello sull’istituzione del parco marino del Piceno. La parola all’assessore alla sostenibilità, salute e benessere e pianificazione del territorio Alessandra Biocca per una risposta all’interrogazione presentata dal capogruppo di opposizione “Grottammare C’è” Marco Sprecacè.  

 

Marco Sprecacè

È stata ribadita «la volontà dell’amministrazione di attivare una consultazione con la Regione Marche e il Ministero dell’ambiente al fine di pervenire il prima possibile all’istituzione dell’area marina protetta del Piceno». Biocca informa che, in totale sintonia con l’amministrazione sambenedettese, «è stata avanzata una nuova ipotesi di perimetrazione che individua 3 zone di riserva per un totale di circa 4 chilometri di costa protetta».

 

Ipotesi suffragata però dal parere di un tavolo tecnico formato da docenti universitari di alcune università marchigiane e da ricercatori. Ma l’esclusione di alcuni comuni più a Nord ha scaturito con sorpresa il dietrofront di Cupra Marittima, che «spezza così la continuità territoriale dell’area interessata» commenta l’assessore. Si attende dunque un riscontro del Ministero, con cui nel frattempo il comune di Grottammare è stato delegato a ricoprire il ruolo di collante.  

 

Già nella lista delle prossime cose da fare invece l’istituzione del centro di primo soccorso per le tartarughe marine in collaborazione con la Fondazione Cetacea di Riccione. Dove si trova esattamente questa struttura? Quali attrezzature possiede? Chi vi lavora? Quanti interventi ha effettuato? E, soprattutto, quali costi sta generando per la comunità per un’attività che sembra più una trovata pubblicitaria che un servizio concreto? Le domande dell’opposizione.

 

La tartaruga Caretta caretta

«È in corso di realizzazione», rispondono. È stato individuato un locale presso il villaggio dei pescatori sul Lungomare De Gasperi che sarà adibito di tutte le attrezzature necessarie. Un box non ancora assegnato e che servirà solo ad operazioni di primo soccorso per una fase di stallo che non supererà le 24 ore: tempo necessario per la verifica delle condizioni dell’esemplare e le relative cure da parte di personale tesserato, prima del trasferimento al centro di recupero. Al momento, dunque, non ci sono spese a carico dei cittadini, ma «eventuali costi – fa sapere l’amministrazione – saranno legati solo alla corrente elettrica per alimentare il termometro della vasca».


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X