Ciip, nuova stagione per la governance territoriale: «Montagna e vallata uniscono visione e responsabilità»

COMUNANZA - A spiccare è stata la rinnovata sinergia con Amandola e tra i sindaci Sacconi e Marinangeli. Un'alleanza che, riallacciatasi un anno fa, si consolida oggi con un segnale forte: la candidatura condivisa dell’agronomo Riccardo Tassi come rappresentante dell’area ex Vettore all’interno del CdA
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La recente tornata di rinnovi all’interno del Consiglio di Amministrazione della Ciip (Cicli Integrati Impianti Primari) si è trasformata in un banco di prova per la politica locale, ben oltre i confini delle procedure formali. A cavallo tra il Fermano e l’Ascolano, la partita si è giocata soprattutto sul piano della coesione territoriale e della capacità di fare sistema, restituendo alla politica locale una dimensione partecipativa e inclusiva.

Il sindaco di Comunanza Domenico Sacconi

 

A spiccare in questo scenario è stata la rinnovata sinergia tra i Comuni di Amandola e Comunanza. Un’alleanza che, riallacciatasi un anno fa, si consolida oggi con un segnale forte: la candidatura condivisa dell’agronomo Riccardo Tassi, 39 anni, originario di Amandola, come rappresentante dell’area ex Vettore all’interno del CdA della società.

 

«Una figura giovane, competente, radicata nel territorio. Con questa proposta – sottolineano i sindaci Domenico Sacconi (Comunanza) e Adolfo Marinangeli (Amandola) – abbiamo voluto ribadire la nostra volontà di costruire un percorso comune, concreto e credibile. La montagna non può più restare ai margini: oggi chiediamo, e otteniamo, ascolto e rappresentanza».

Adolfo Marinangeli e Domenico Sacconi

 

La candidatura di Tassi ha subito raccolto ampi consensi, in particolare dai sindaci di Montemonaco, Rotella e Montefalcone, trovando poi pieno appoggio anche in molti Comuni della Valdaso. Ma il segnale forse più chiaro è arrivato con la convergenza sulla presidenza Perosa, interpretata da molti come l’avvio di una fase nuova, in cui «la politica del consenso e della meritocrazia – osserva un primo cittadino della vallata – tornano ad essere strumenti per costruire stabilità e legittimità».

 

In questo clima, l’atteggiamento di diversi Comuni della Valdaso ha rappresentato una presa di posizione chiara contro le logiche di autoconservazione del potere. «Oggi – si legge in una nota condivisa – si è affermato un metodo diverso di fare politica: basato sull’ascolto, sulla partecipazione autentica e sulla condivisione di una visione concreta per i nostri territori. In un tempo in cui prevalgono spesso frammentazione e personalismi, abbiamo scelto un’alleanza rispettosa e trasparente, che ha dato voce anche alle realtà più piccole».

 

«È una politica diversa, quella che si sta delineando – concludono Sacconi e Marinangeli – meno autoreferenziale, più concreta, capace di affrontare le sfide del presente e guardare con coraggio al futuro. Una politica che riconosce il valore del ricambio, della partecipazione e della responsabilità condivisa».

 

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