Assemblea calda a Ponterotto sulla questione Caritas
Un’assemblea infuocata, quella che si è svolta venerdì scorso al quartiere Ponterotto di San Benedetto: tema, ovviamente, la protesta dei residenti che nelle ultime settimane hanno lamentato i problemi relativi a un flusso di persone alla ricerca di ristoro e di riparo verso la Caritas Diocesana. Presente, con un po’ di sorpresa, anche il vescovo della diocesi Gianpiero Palmieri, oltre agli assessori Andrea Sanguigni e Lorenzo Vesperini e la consigliera di maggioranza Barbara De Ascaniis. Tra il pubblico invece il consigliere comunale della Lega Lorenzo Marinangeli.
Sono volate parole molto calde, con critiche dure sia all’Amministrazione Comunale che al vescovo Palmieri per la gestione della Caritas, anche se il problema evidenziato è legato per lo più a coloro che tentano di entrare alla Caritas di notte oppure che stazionano nella vicina Piazza della Libertà, dove spesso dormono. Nei giorni scorsi si è costituito un comitato chiamato “Sicurezza e decoro“, che ha raccolto 600 firme e organizzato dal portavoce Guido Speca.
L’assessore Sangiugni e il vescovo Palmieri hanno spiegato che si sta iniziando a trovare delle soluzioni per ridurre il problema: innanzitutto è attiva al momento una sorveglianza privata all’interno della Caritas per evitare problemi; poi saranno rimosse le “casette” presenti in Piazza della Libertà, posizionate durante il Covid, che sono diventate una attrattiva per i senzatetto tuttavia, non essendo vigilate, spesso non sufficienti per chi ne ha bisogno con conseguenti disagi e rischi di risse. Per abbassare anche il “peso” delle persone ospitate di notte, si sta predisponendo lo spostamento di alcune persone ospitate in appartamenti sfitti della zona. A tal proposito il vescovo Palmieri, chiamato direttamente in causa da alcuni presenti, ha dichiarato che ospiterà nella propria residenza a San Benedetto cinque persone.
Bisognerà dunque attendere l’evoluzione degli eventi per capire se queste e altre misure in fase di attuazione (aumento della videosorveglianza, dell’illuminazione e dei passaggi delle forze dell’ordine) sortiscano l’effetto di ridurre gli eventi indesiderati.
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