di Luca Capponi
Da una parte ci sono residenti ancora impauriti e preoccupati, dall’altra una situazione che sembra essersi silenziata. Sembra, però, perché le segnalazioni agli organi competenti continuano ad arrivare, alcune fondate altre meno, mentre le analisi sui campioni prelevati sul posto si stanno effettuando a Grosseto ed a breve dovrebbero fornire il proprio responso.
In mezzo ci sono scienziati, esperti, tuttologi da tastiera, fake, ironia che troppo spesso sfocia in cattiveria, presunte suggestioni, sospetti su potenziali e noti detentori di animali esotici, insinuazioni. E tanto, troppo cicaleccio gratuito. In questo tourbillon, gli addetti ai lavori provano a raccapezzarci qualcosa con tutto l’armamentario del caso, col rischio serio di finirci in mezzo pure loro, al casino. Perché questi vortici della contemporaneità, con tutte le loro diramazioni/distorsioni, non portano mai a niente di buono, anzi.
Nel frattempo, la bolla del presunto grosso felino che si aggirerebbe da settimane tra le campagne al confine tra Ascoli e Venarotta, nella zona di Galligiano, Gimigliano, Casamurana e Mozzano, è scoppiata anche a livello nazionale. Tutti ne parlano, tutti ne scrivono o commentano. Questa è l’unica cosa certa. E chi ha segnalato e visto, seppure bersaglio in certi casi di insulti gratuiti che di senso ne hanno poco, non ha per nulla dubbi sulla questione.
Restiamo in attesa. Prima di un’ultima considerazione: se davvero il predatore esotico stesse vagando nel territorio piceno, come ci è arrivato?
Voci insistenti parlano di una persona che deteneva, illegalmente in un luogo di sua proprietà, due grossi felini, uno dei quali sarebbe fuggito. E che la stessa persona stia perlustrando con il suo mezzo il territorio, senza unirsi al team di ricerca ufficiale. Ma nessun detentore del sapere si è rivolto alle forze di polizia per rilasciare una testimonianza vera e propria, con tanto di nome e cognome ed elementi tali – seppure da appurare – da poter far scattare un’indagine approfondita su questo filone. Tutto, al momento, resta un generico “si dice”. Come se ci fosse un muro omertoso. Figlio del nulla o di altro?
L’impressione è che la cosa, tra fototrappole, droni e il fascino delle interviste tv, alla fine dei giochi produrrà due possibili effetti: quello di confermare un’allucinazione collettiva auto-alimentata da passaparola e social oppure, in caso di felino, una serie di scenari/errori che dovranno essere ben approfonditi.
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