Quintana, fondo della pista poco sicuro per i cavalieri: confronto tra Colavita e Massetti

ASCOLI - Dopo le difficoltà riscontrate durante la Giostra di sabato,  si incontreranno il responsabile della pista e il presidente del Consiglio degli anziani per trovare una soluzione tale da garantire la sicurezza in pista
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di Elena Minucci

Anche se l’edizione di luglio della Quintana di Ascoli è già in archivio, restano accese le polemiche riguardanti le condizioni della pista del campo dei giochi Squarcia.
Quasi tutti i cavalieri hanno segnalato il fondo scivoloso e poco sicuro. I problemi si sarebbero registrati, soprattutto durante la prima tornata, nel tratto dell’otto, dove più di un cavallo, ha avuto difficoltà, compromettendo tempi e causando diverse penalità.

«Una pista da 4 in pagella direi – afferma Lorenzo Melosso, cavaliere del sestiere di Porta Romana, arrivato secondo dietro a Luca Innocenzi di Porta Solestá – non all’altezza della nostra rievocazione. Spero che venga trovata una soluzione in vista delle prove di lunedì prossimo. Non è stata una pista performante, i cavalli erano molto accorti, non forzavano più di tanto. Infatti, quasi tutti noi cavalieri, abbiamo avuto difficoltà nelle traiettorie e durante gli assalti ci sono state molte penalità e i tempi non sono stati quelli di sempre. Ci sono stati molti 80, e questo è sicuramente dovuto al fatto che miravamo tutti alla traiettoria giusta, resa difficile da scivoloni, piccole pattinate o sbandamenti dovuti sicuramente al non giusto grip della pista».

Dello stesso parere anche Adalberto Rauco, protagonista di un ottimo esordio con Porta Maggiore: «Una pista poco performante e scivolosa. Penso che si sia visto bene che era insidiosa. Speriamo che per agosto riescano a prepararla in modo migliore per il benessere di cavalli e cavalieri e dell’intera manifestazione».

Mattia Zannori di Porta Tufilla in sella a Trentino, che ha collezionato diversi 80 al tabellone, ha sottolineato il contrasto tra le impressioni delle prove e il giorno della Giostra: «Nella prima e nella seconda tornata la pista era abbastanza disastrosa. Dopo le prove non ci saremmo aspettati queste condizioni. Sì, il punto interrogativo c’era, ma nel complesso era discreta, a differenza di sabato».

Infine, anche Tommaso Finestra di Sant’Emidio, commenta le condizioni del fondo: «La pista non era prestante e sicura. I miei commenti riguardano una valutazione oggettiva dei fatti, a scopo migliorativo e non per muovere critiche. Già nelle prove ultime si era già visto qualcosa ma nulla di particolarmente grave. Il giorno della Quintana invece, sono emerse delle complicazioni importanti che hanno influito sulla mia prestazione, tirandomi fuori dalla competizione con due scivoloni importanti. Questo è il rovescio della medaglia di partire per primi: a volte ti premia, a volte no».

 

A replicare le condizioni del fondo, Umberto Colavita, responsabile della pista:
«La pista non era al massimo – ha spiegato – Ci siamo chiesti come fosse possibile, visto che l’anno scorso, con un diluvio, non si erano verificati problemi. Ora, invece, basta un po’ d’acqua in certi punti e il fondo cede».

Colavita, conferma che il cavallo di Finestra, è inciampato proprio per via del terreno, e anche altri due hanno avuto difficoltà simili. Successivamente , modificando il trattamento del fondo tra una tornata e l’altra, evitando di bagnare i punti critici, la situazione sarebbe migliorata.
«Mi dispiace e comprendo le lamentele – ha detto – i cavalieri sanno che faccio tutto il possibile per garantire una pista ottimale».

In vista della Giostra di agosto, già questa sera si terrà un incontro tra Colavita e il presidente del Consiglio degli anziani, per trovare le soluzioni necessari a migliorare il fondo della pista.



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