di Filippo Ferretti
Un capolavoro del passato, per la cui apertura e cura è stato affidata negli ultimi tre anni all’associazione “Templari Oggi Aps” che, nei weekend di ogni bella stagione, dal primo aprile a tutto il mese di ottobre, ha messo a disposizione dei visitatori una delle più antiche, imponenti e singolari opere architettoniche del territorio ascolano.
Parliamo dell’Eremo di San Marco, un edificio religioso immerso nella natura e arroccato su roccia che fu abitato da monaci benedettini e dai cistercensi. Dalla primavera del 2022, in seguito ad un restauro terminato nel 2016, l’Arengo lo ha affidato ai volontari dell’associazione che, gratuitamente, hanno garantito l’accesso ai visitatori non solo nei fine settimana ma anche nei festivi infrasettimanali.
Adesso la convenzione è scaduta e i rappresentanti dell’associazione aspettano lumi dall’Arengo, che probabilmente per poterlo di nuovo assegnare dovranno fare un bando di concorso: necessario sembra, data la richiesta di tante altre associazioni di poter gestire turisticamente la struttura. Grazie alla presenza dei volontari, dei Templari, che si sono rivelati anche efficaci storici, nel divulgare agli ospiti la storia dell’edificio e del territorio circostante, sinora sono state 10.000 le presenze registrate presso quest’edificio unico nel suo genere, costruito nel XII secolo, visitabile solo a piedi attraverso un percorso che sale partendo dal cimitero delle Piagge.
«Per tanto tempo l’Eremo ha vissuto in uno stato di abbandono, preda di vandali, ladri, persino autori di messe nere a causa delle tombe presenti: poi è tornato a nuova vita e noi abbiamo voluto contribuire a farlo conoscere e a tenerlo nel migliore dei modi», spiegano Carlo Campana e Giuliano Urbinati, responsabili della sezione marchigiana dell’associazione, che è riuscita a conquistare la fiducia del sindaco Marco Fioravanti dopo la tutela e l’apertura di tante chiese sconsacrate del territorio.
«In tutto questo tempo, abbiamo cercato di attivarci, rendendolo accessibile e sicuro, pulendo e migliorandolo dentro e fuori», aggiungono, riferendo anche delle maxi foto installate all’interno che testimoniano il prima e il dopo ripristino dell’edificio, di cui sono state proprietarie le famiglie Tibaldeschi e Sgariglia prima della cessione al comune di Ascoli.
«Siamo fiduciosi che il lavoro svolto da noi ogni settimana per tre anni venga premiato, dato anche lo sforzo compiuto dai vari volontari ogni fine settimana presenti a beneficio dei tanti turisti», prosegue Carlo Campana dell’associazione Templari Aps a proposito dell’auspicato prosieguo dell’attività svolta sinora, confessando che attualmente chiunque si rechi in vita all’antica struttura, che ancora conserva tracce degli affreschi duecenteschi, non potrà accedere se non facendo una richiesta preventiva all’amministrazione comunale, che temporaneamente ha affidato le chiavi dell’Eremo alle guide turistiche.
Una pausa imperdonabile proprio nel periodo estivo per l’attività di promozione dell’Eremo di San Marco, costruito in stile romanico con blocchi di travertino, caratterizzato da due ordini di bifore e un campanile. Un luogo estremamente suggestivo che attrae persone di tutto il mondo, felici ogni volta di poter ammirare questa secolare ex chiesa in cui si racconta siano entrati anche San Francesco e San Benedetto.
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