Arquata, aggiudicati i lavori per il nuovo rifugio escursionistico di Colle Le Cese

SI TRATTA di un intervento di 2,5 milioni di euro. Prevede la demolizione dell’edificio esistente e la ricostruzione di una nuova struttura conforme alle normative antisismiche e ambientali, con l’obiettivo di rilanciare l’offerta turistica e valorizzare il patrimonio naturale del Parco
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Il render della nuova costruzione

 

L’Ufficio Speciale Ricostruzione ha ufficialmente concluso la gara per l’aggiudicazione dei lavori per la demolizione e ricostruzione del rifugio escursionistico di Colle Le Cese, nel territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, nel comune di Arquata del Tronto. L’intervento prevede un investimento complessivo di 2,5 milioni.

Il rifugio sorge in località Forca Canapine – Colle Le Cese, in un’area strategica per il turismo escursionistico e naturalistico.

«Questo intervento rappresenta un tassello importante nella strategia di rilancio delle aree interne e montane colpite dal sisma – conferma il commissario alla ricostruzione, Guido CastelliIl nuovo rifugio sarà un presidio di accoglienza e un punto di riferimento per escursionisti e visitatori, contribuendo alla rinascita economica e sociale del territorio. Insieme alla recente riapertura della SP 64 “Nursina”, è parte di una strategia complessiva di rilancio dell’intera zona, soprattutto dal punto di vista turistico. Il prossimo step è la sottoscrizione del contratto e il successivo avvio dei lavori».

«Insieme alla riapertura della SP64 Nursina, questa stazione va nell’ottica della valorizzazione di una stazione invernale come Forca Canapine che deve ripartire anche in chiave estiva – sottolinea il sindaco di Arquata Michele FranchiInsieme a Norcia, vogliamo realizzare una stazione che duri tutto l’anno. Faremo di tutto affinché possa ripartire il prima possibile.

Le strutture ricettive sono di fondamentale importanza, c’è un panorama bellissimo e a breve faremo anche il Sibillini Astrofest, visto che il cielo di Forca Canapine è stato decretato come uno dei cieli migliori per gli astrofili».

Il progetto prevede la demolizione dell’edificio esistente e la ricostruzione di una nuova struttura conforme alle normative antisismiche e ambientali, con l’obiettivo di rilanciare l’offerta turistica e valorizzare il patrimonio naturale del Parco. Sarà ricostruito con una struttura portante in legno, scelta per le sue qualità di durabilità, sicurezza sismica e antincendio, isolamento acustico, efficienza energetica, sostenibilità ambientale e rapidità di costruzione.


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