I ragazzi di “Centimetro Zero” a Montecitorio

ROMA - Una giornata tra educazione civica e democrazia: ospiti dell’onorevole Curti, i giovani della Locanda di Pagliare di Spinetoli hanno vissuto un’esperienza indimenticabile alla Camera dei Deputati
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I ragazzi di “Centimetro Zero” davanti a Palazzo Montecitorio

 Un giorno da ricordare, non solo per chi lo ha vissuto ma anche per chi ha a cuore il valore dell’inclusione. I ragazzi della Locanda “Centimetro Zero” di Pagliare del Tronto di Spinetoli sono stati ospiti ieri a Montecitorio, accompagnati dall’onorevole Augusto Curti, che li ha accolti e guidati in un percorso tra storia, educazione civica e partecipazione democratica.

Un’emozione forte, vissuta in uno dei luoghi simbolo della Repubblica italiana. Dall’imponente Transatlantico, fino alla Sala della Lupa, teatro nel 1924 della protesta dei deputati “aventiniani” contro il governo Mussolini, i ragazzi hanno potuto respirare la solennità delle istituzioni e comprenderne da vicino il valore.

Non è la prima volta che i giovani protagonisti del progetto ideato da Emidio Mandozzi e Roberta D’Emidio vivono esperienze di alto significato civile. Dopo l’udienza con Papa Francesco in Vaticano e la visita al Quirinale, dove regalarono a Sergio Mattarella la celebre sedia poi citata nel discorso di fine anno, quella di ieri rappresenta un’altra tappa fondamentale nel loro percorso di crescita e autonomia.

“Centimetro Zero” è infatti un modello di integrazione sociale, dove il lavoro diventa strumento di dignità e partecipazione. L’obiettivo, come sottolineano Mandozzi e D’Emidio, non è solo offrire un’occupazione, ma rendere questi ragazzi protagonisti della società in cui vivono, senza differenze né barriere.

L’emozione di trovarsi nel cuore della democrazia italiana, fianco a fianco con i parlamentari, è stata condivisa anche dalle famiglie al seguito, che hanno visto nei loro figli un esempio di speranza concreta. «Alla Locanda le differenze non esistono – dicono – e questa consapevolezza i ragazzi la portano con sé ovunque vadano». 


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