Allarme maltempo in Riviera, Barlocci: «Amministrazione incapace di fronteggiare le emergenze»

SAN BENEDETTO - Secondo la consigliera di minoranza «la mancata interdizione immediata dei sottopassi più critici, come quello di Via Fiscaletti, nonostante l'allerta meteo pronunciata dalla Protezione Civile, non è solo una grave negligenza: è un fallimento politico e operativo»
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Luciana Barlocci

di Giuseppe Di Marco

 

Non si sono fatte attendere, le rimostranze politiche a seguito dell’ondata di maltempo appena riversatasi in Riviera. Ad alzare la voce è Luciana Barlocci, che attacca l’Amministrazione comunale sulla gestione della città in un simile frangente.

 

«In ogni contesto di emergenza la prevenzione rappresenta la prima e più fondamentale forma di protezione per una comunità – tuona la consigliera di minoranza – Ignorarla significa condannare un territorio a subire passivamente eventi prevedibili e gestibili. Il nubifragio che ha colpito San Benedetto il 28 luglio ha smascherato, senza più appello, l’assoluta incapacità dell’Amministrazione comunale nel fronteggiare le emergenze e tutelare i cittadini».

 

Per Barlocci «la mancata interdizione immediata dei sottopassi più critici, come quello di Via Fiscaletti, nonostante l’allerta meteo pronunciata dalla Protezione Civile, non è solo una grave negligenza: è un fallimento politico e operativo».

 

Non solo. «Anche diverse strade comunali note per il loro alto rischio idrogeologico sono rimaste aperte al traffico – prosegue la consigliera – senza alcuna limitazione o presidio. Un disinteresse grave, perché non serviva nemmeno una laurea in meteorologia per prevedere il disastro: bastava guardare il cielo cupo e minaccioso già dalle prime ore del mattino per capire che si stava preparando un evento eccezionale».

 

Quindi «il ritardo nella convocazione del Coc, avvenuta oltre tre ore dopo il verificarsi delle prime gravi criticità, è semplicemente ingiustificabile. Un’Amministrazione che si muove con questa lentezza non merita la fiducia dei cittadini. Ancora più allarmante è il modo in cui sono stati mobilitati i volontari della Protezione Civile: mandati allo sbaraglio, senza preparazione tecnica né strumenti adeguati, esponendoli a pericoli evitabili. Ringraziarli non basta: chi ha responsabilità deve rispondere per averli lasciati soli, impreparati e in balia dell’improvvisazione».

 

Barlocci quindi esprime forti critiche nei confronti dell’assessore Lorenzo Vesperini, detentore delle deleghe alla viabilità e alla Protezione Civile, non ravvisando precise strategie nell’operato del vertice comunale.

 

Conclude la consigliera: «Le solite giustificazioni del “succede da tempo” non reggono più. Quando una città è ostaggio dell’incompetenza e della disorganizzazione, è dovere dei cittadini alzare la voce e pretendere risposte, non scuse».


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