Cantiere operativo
di Giuseppe Di Marco
Come convivono gli operatori turistici, i turisti stessi, e le ditte impegnate nei cantieri? Una domanda di stringente attualità in Riviera, dove tanti albergatori segnalano a questa redazione rumori molesti a tarda ora della notte – o si dovrebbe dire, alle prime ore del mattino – provenienti dalle aree dei lavori, che inevitabilmente disturbano il sonno dei visitatori, inducendoli a cambiare location.
E’ in questo solco che si situa la segnalazione del titolare di una struttura ricettiva in Via dei Mille, che lamenta la prosecuzione di lavori di costruzione in orari in cui, generalmente, ci si dovrebbe riposare. Una questione che è stata anche posta all’attenzione delle autorità, le quali però si sono limitate a prendere atto della situazione, in presenza di una deroga consentita.
Il punto però non è tanto se la ditta edile potesse far partire operai e mezzi ben prima dell’alba. Si tratta, palesemente, di una questione di buonsenso. Da metà luglio la bella stagione è entrata nel clou e, nei prossimi 15 giorni, San Benedetto verrà presa d’assedio da decine di migliaia di turisti. Forse sarebbe il caso di calibrare permessi e deroghe in funzione delle esigenze di tutta la comunità, composta anche da privati che gestiscono il comparto accoglienza. Dover sopportare lo smantellamento di un edificio a pochi metri dal proprio hotel, in piena notte, non contribuisce sicuramente a costruire un’idea positiva della località scelta.
E’ vero che il Comune non deve ostacolare l’iniziativa privata e anzi deve facilitarla corrispondendola in tutti i passaggi burocratici. Ma è anche vero che un ente, seppur locale, è chiamato a governare i cambiamenti – anche piccoli – che avvengono quotidianamente in città. Amministrare, in tal senso, significa armonizzare i diversi bisogni attraverso una soluzione che, ne siamo consapevoli, non metterà mai tutti d’accordo, ma che abbia almeno dei lati positivi per tutte le parti coinvolte.
Ed è speranza di questa redazione che il presente appello non si perda nel mare di lamentele – a volte anche sterili – che popolano l’estate sambenedettese.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati