Quintana, cori e bottigliette contro Dimarti, Fattori: «Gesti da condannare»

ASCOLI -Il cavaliere della Piazzarola è stato fischiato dentro e fuori lo Squarcia. In Piazza del Popolo gli hanno tirato addosso delle bottigliette 
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Davide Dimarti

 

di Elena Minucci

 

Una Quintana da ricordare: la centesima edizione della Giostra è stata tra le più avvincenti e coinvolgenti degli ultimi anni. Neanche il maltempo è riuscito a fermare il crescendo di emozioni durante le tornate.

Non sono però mancati fischi e cori rivolti soprattutto ai cavalieri durante le tre tornate. La tensione non si è limitata solo al Campo Squarcia ma anche durante il corteo in Piazza del Popolo: Davide Dimarti, cavaliere del sestiere della Piazzarola, è stato bersaglio di cori offensivi e del lancio di alcune bottigliette.

Luca Fattori

Immediata la reazione del caposestiere bianco rocco, Luca Fattori: «È stata l’unica nota negativa di una serata in cui abbiamo fatto di tutto per svolgere una Quintana nel miglior modo possibile – ha affermato – passare in corteo in Piazza del Popolo e sentirsi i soliti cori da stadio contro Davide è stato un momento che non c’entra nulla con la Quintana. Ho visto con i miei occhi il lancio di bottigliette contro di lui.

Un gesto offensivo non solo nei suoi confronti, ma contro il l’intero sestiere. Dopo tutto l’impegno che abbiamo messo, non era questa la risposta che mi aspettavo. A compiere questi gesti sono state persone con il foulard al collo. Mi dispiace, ma non sono questi i veri quintanari.

Non sono questi i valori che devono essere trasmessi durante la Quintana ma soprattutto durante il corteo, un momento dove siamo tutti ascolani e certi atteggiamenti non ci devono stare. Vicino a Davide sfilavano dei bambini e tra il pubblico, a vedere la Quintana, c’erano anche i turisti: questi atteggiamenti non devono esistere, anzi sono da condannare.

So che si sta indagando per individuare i colpevoli – conclude Fattori – ma non è questo il mio obiettivo. Il punto è un altro: se nemmeno chi porta il fazzoletto al collo capisce cosa è davvero la Quintana, la strada è ancora molto lunga».

 



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