Ricci: «Zes per le Marche riconosce la crisi economica causata da Acquaroli e dalla sua giunta»

CRITICA - L'europarlamentare Pd e candidato alla presidenza della Regione Marche: «Ieri hanno annunciato ciò che due anni fa era stato bocciato, dimostrando che c’è una crisi economica e chi può essere il responsabile di ciò se non Acquaroli e la sua Giunta che ieri gioivano per questa cosa».
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Matteo Ricci

«Ieri alla prima notizia di inserimento delle Marche e dell’Umbria nella Zes ho reagito in maniera attendista sperando non fosse l’ennesima finzione elettorale e invece, dopo poche ore, è emerso che era così». E’ quanto dichiara Matteo Ricci, europarlamentare Pd e candidato alla presidenza della Regione Marche sull’annuncio della premier Giorgia Meloni.

«Senza dirlo significa riconoscere una crisi economica forte delle Marche. Noi sono mesi che lo diciamo che, purtroppo, le Marche non crescono, nonostante i fondi Pnrr ai quali hanno votato contro e i 14 miliardi per il terremoto delle Marche. Dati confermati anche da Bankitalia e Svimez. Dati che non tenevano ancora conto dei dazi che incideranno negativamente sull’export regionale – dichiara Ricci – Ieri hanno annunciato ciò che due anni fa era stato bocciato, dimostrando che c’è una crisi economica e chi può essere il responsabile di ciò se non Acquaroli e la sua Giunta che ieri gioivano per questa cosa».

«Ieri l’ennesima testimonianza della filiera della finzione politica che continua a mentire ai marchigiani che ha certificato, con la Zes, la crisi marchigiana causata da Acquaroli con un’iniziativa di partito, venduta come istituzionale e pagata con i soldi dei marchigiani. Per rendersi conto della finzione che cercano di vendere ai marchigiani basta vedere che non si parla di un decreto legge ma un disegno di legge, quindi non entrerà subito in vigore ma andrà discusso, per cui si andrà dopo le regionali – dichiara Ricci – L’altra finzione politica sta nel fatto che non c’è stanziato un euro e, se prevedi defiscalizzazioni devi prevedere risorse a copertura, che invece non ci sono. Non si possono continuare a prendere in giro marchigiani solo per fare propaganda – prosegue – Poi c’è scritto “ad invarianza dei conti dello Stato”, quindi non deve nemmeno incidere nei bilanci dello Stato e questa rappresenta la terza finzione. – conclude – Non riconoscere questa certificazione di crisi è da irresponsabili amministrativi. Noi faremo uscire i marchigiani da questa mediocrità e finzione politica della destra. Più che Zona Economica Speciale è il caso di parlare di Zona Elettorale Speciale alla quale noi contrapponiamo una Squadra Reale Speciale».

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