Caos in centro: i mezzi in sosta selvaggia non danno scampo ai pedoni

ASCOLI - Il grido d'allarme di Velia De Regis (Aniep): «C’è anarchia, nessuno rispetta le barriere architettoniche»
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di Filippo Ferretti

 

«Questa non è una città per pedoni». Grido di allarme tra chi vive nel cuore della città, sempre più preoccupato a poter uscire da casa incolume per via della mancanza di spazio per chi cammina a piedi, continuamente a rischio di essere investiti. Il motivo ufficiale è quello della assenza degli stalli riservati alla sosta delle auto, sia a pagamento che per i residenti, occupati dai tantissimi cantieri che operano in centro volti a ristrutturare gli edifici post terremoto. La verità ufficiosa, invece, rivela che gli automobilisti, nel corso di questa estate, non dimostrano alcuna forma di rispetto per il prossimo, dimostrando l’esigenza di lasciare il proprio veicolo dovunque.

 

Ma attenzione, il parcheggio selvaggio, la sosta del veicolo mollato anche laddove si creano difficoltà nel transito veicolare e nel passaggio pedonale, va a colpire soprattutto gli anziani, i bambini, le persone in carrozzina, le mamme a passeggio con i passeggini e con le carrozzine. La situazione risulta drammatica in numerosi punti della città. Accade dove non esiste il marciapiede e dove le auto non lasciano alcuno spazio per le persone che si muovono a piedi, ma succede anche dove i marciapiedi esisterebbero ma sono perennemente occupati da automezzi, che, in un tale modo, obbligano i passanti a passare in mezzo alla strada, con tutti i conseguenti gravi rischi, soprattutto a causa dell’alta velocità con cui le macchine sfrecciano nel centro storico, stretto e scomodo.

 

«Mio marito è disabile e per noi è un inferno perché le vetture non lasciano spazio per farci passare » si sfoga una signora residente in Via Dino Angelini che, ogni giorno, all’altezza della sede postale, è obbligata con la sedia rotelle a scendere dal marciapiede in quanto ostruito da mezzi lasciati da chi si dimostra totalmente non curante dal disagio arrecato. «Per noi neo mamme questa città non dà scampo: non sappiamo dove poter passare e non vorremmo essere investiti dal traffico» spiega una giovane donna, mamma da poco di due gemelli, che ogni volta che decide di fare una passeggiata in centro si fa il segno della croce per il terrore di finire con i suoi bimbi sotto una macchina.

 

Un’altra tendenza recente, inoltre, è decidere di parcheggiare davanti ai portoni d abitazioni e negozi: spesso persino impedendo di poter far uscire dall’interno gli stessi titolari o inquilini. «I vigili fanno multe dove riescono ma è in serata che la situazione degenera» sottolinea un residente in piazza Roma, stanco ormai di chiamare ogni giorno la polizia municipale. «E’ una storia che si ripete da tempo ma adesso mi sembra peggiorata: la legge sulle barriere architettoniche non la rispetta nessuno ed è un dramma» sbotta Velia De Regis, presidente dell’Aniep, da anni al centro di battaglie per rispettare in città i diritti di chi ha una serie difficoltà nella deambulazione. Un quadro che, messo in questo modo, a causa di cotanta inciviltà di certo non aiuta ad affascinare coloro che vengono in visita ad Ascoli.


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