di Pier Paolo Flammini
Tifosi Samb
La sconfitta contro il Forlì origina – e non poteva essere altrimenti – tantissime considerazioni da parte della tifoseria: per l’andamento della gara e per l’incertezza circa le potenzialità di una rosa che si presenta, e questo lo sanno tutti, con molte scommesse da valorizzare nel girone. Fino a 13 minuti dal novantesimo la Samb era seconda in classifica (dopo appena tre giornate, certo) e sarebbe stata considerazione unanime quella di vedere nei rossoblù la rivelazione del campionato e anzi una outsider per le posizioni di testa. Ora l’umore di molti parla di salvezza difficile. La verità di solito sta nel mezzo e probabilmente anche stavolta.
Una stagione fa, alla terza giornata, la Samb pareggiava all’ultimo minuto con gol su rigore di Eusepi sul campo del Notaresco: ora è arrivata la prima sconfitta (immeritata). Da lì fu poi la cavalcata verso la vittoria del campionato. Non stiamo dicendo che questo è il futuro rossoblù: semplicemente dalle difficoltà se ne esce capendo gli errori e agendo di conseguenza. Lo scorso anno ci fu la doppia invenzione di Lonardo sottopunta e di Zini terzino destro nel successivo 5-0 con L’Aquila. Non siamo in grado di pronosticare novità tattiche, però qualche accorgimento, alla luce di quanto accaduto contro il Forlì, si può pensare.
Si tenga in considerazione che si è iniziata la partita senza due titolari come Tosi e Candellori; a cui si sono aggiunti strada facendo Zini e Konate e infine, per decisione tecnica, Eusepi. Troppo tutto insieme. L’inserimento di Martins si è rivelato controproducente: evidentemente l’esterno d’attacco non ha il passo della partita dopo un anno senza giocare 90 minuti, e forse pensava che in Serie C avrebbe smarcato avversari come caramelle. Servirà un po’ di tempo per valutarlo. Al di là delle recriminazioni arbitrali (tre tutte sfavorevoli alla Samb e decisive, soprattutto il rosso per l’intervento da dietro su Konate spacca-caviglia, valutato come ammonizione contro il regolamento; c’era forse alla fine un rigore per gli ospiti, ma l’1-3 sarebbe stato ininfluente) l’insegnamento da trarre è che nei momenti decisivi non ci devono essere cali di tensione di nessun tipo.
La sostituzione di Eusepi è avvenuta infatti quando la Samb aveva in campo due centrocampisti che avevano tirato la carretta per 70 minuti, come Alfieri e Moussa Tourè; con Paolini e Nouhan Touré alla prima da titolari in campionato e con l’ex Teramo in evidente flessione dopo l’ottimo primo tempo; con Martins in campo dopo un anno dagli ultimi 90 minuti; con Chiatante in campo per la prima volta dopo mesi dopo l’infortunio. Insomma una situazione precaria della squadra che si è privata al contempo del punto di riferimento avanzato senza modificare il 4-2-3-1.
Un atteggiamento sacchiano di Palladini (in senso di rigidità dello schema) non da lui che in tante circostanze analoghe avrebbe schierato un centrocampista, anche se l’impossibilità di avere Candellori, Paolini e Napolitano (infortunato) limitavano la scelta a Lulli e Bongelli. Sbaffo oggettivamente non ha colpe oggettive: il pareggio è arrivato un minuto dopo il suo ingresso e da quel momento in poi i rifornimenti offensivi sono scomparsi. Ma la sostituzione di Eusepi per un attaccante, il mantenimento dello schema offensivo contro un centrocampo imbottito di palleggiatori ha dato l’idea che la partita fosse in pugno, con magari un rilassamento inconscio. Ricordate cosa avvenne due anni fa in Samb-Atletico Ascoli 2-2, con due reti degli ospiti in 60 secondi a pochi minuti dal termine? Poco prima venne sostituito il capitano di allora, Sirri (su sua richiesta) e la squadra si spense mentalmente.
Sicuramente un Lulli in quel finale avrebbe detto la sua in quanto ad ardore e grinta; poi, ovviamente, è possibile che il risultato sarebbe stato lo stesso. Ma da qui a dire che la Samb è una squadra di squinternati dopo che ha disputato 70 minuti con ordine e aggressività, ce ne passa. Bisogna registrare alcuni aspetti, sperare di recuperare giocatori fondamentali, primo fra tutti Konate che si è sottoposto ad una lastra di controllo: sembra si tratti solo di una forte contusione ma la sua presenza sabato contro la Pianese è in forte dubbio.
SCELTE STRANE Vanno dette due parole anche sulle decisioni dell’Osservatorio per le Manifestazioni Sportive. La gara Pianese-Samb è stata inserite tra quelle con qualche grado di rischio a causa della poca capienza del settore ospiti: che consta di 650 spettatori, un numero prossimo agli 850 che hanno seguito la Samb a Gubbio. Ora, la prevendita è attiva dalle ore 10 di martedì, al costo non indifferente di 15 euro più diritti di prevendita. Ma quello che stupisce è che possono acquistare i biglietti solo i residenti della provincia di Ascoli: ci si chiede quale sia il pericolo se un tifoso di Martinsicuro o Pedaso o da Roma o Firenze voglia raggiungere il settore ospiti, o se certe disposizioni siano date solo per far vedere che ci sia un lavoro dietro. Misteri, con tutto il rispetto che deve essere dato a chi svolge il proprio lavoro in situazioni difficili come la gestione e il controllo delle tifoserie.
I biglietti sono acquistabili nei punti vendita e online sul circuito Ciaotickets fino alle ore 19 di venerdì 12 settembre. Il botteghino ospiti rimarrà chiuso il giorno della gara.
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