di Lino Manni
Il gioco delle tre carte è il “gioco da strada” più conosciuto in assoluto, probabilmente per la semplicità della sua meccanica: un mazziere mescola tra loro due carte nere ed una rossa. Lo scommettitore deve cercare di seguire quella rossa e scommettere circa la sua posizione. Apparentemente un gioco d’abilità. Si tratta in realtà di una truffa, ciò significa che il giocatore è impossibilitato a vincere.
Già, perché a Perugia l’Ascoli ha rischiato di essere truffato. Ha rischiato di non poter vincere una partita dominata dall’inizio alla fine. Agostinone, l’allenatore che ha sostituito lo squalificato Tomei sulla panchina bianconera, ha chiamato due volte il Fvs (il var dei poveri) ma non ha trovato mai la…carta rossa, quella vincente.
Poi è stato il Perugia a chiamare per due volte il Fvs (Football Video Support): la prima volta ha trovato la carta rossa e il rigore è stato negato all’Ascoli, o meglio revocato in quanto l’arbitro aveva indicato il dischetto con certezza assoluta. Nella seconda occasione ha trovato la carta nera e il rigore, ancora una volta decretato con sicurezza dall’arbitro, è stato confermato. I bianconeri per avere un calcio di rigore hanno dovuto reclamarne almeno cinque. Si è tornati indietro nel tempo quando, nelle rue di Ascoli, ci si sfidava in interminabili partite a pallone e ogni 5 angoli si guadagnava 1 rigore.
L’Ascoli ha saputo superare tutte queste avversità e gettare il cuore oltre l’ostacolo o meglio…il pallone dentro la rete. Nella ripresa, oltre la testa fasciata di Curado, ha messo in mostra il suo gioco manovrato e il buon possesso palla. È mancato nel passaggio conclusivo, quello vincente ma…la fortuna aiuta gli audaci. Due cambi e due gol. Entra Oviszach (che subito dopo si è fatto male ed è dovuto uscire), penetra in area e conquista il calcio di rigore (buono) realizzato da Gori; poi entra Chakir che, il primo pallone che prende, lo mette in mezzo per Pagliai (anche lui al debutto stagionale con la maglia dell’Ascoli) che segna a porta vuota.
Meglio di così non poteva andare. Ma è tutto più che meritato. Una vittoria limpida che non si vedeva da anni. Avanti così.
 
			 
			 
			 
			 
			 
			 
			 
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