Ieri gli artificieri del 6° Reggimento Genio Pionieri di Roma hanno rimosso l’ordigno bellico rinvenuto nei giorni scorsi nel letto del fiume Tronto, nell’area del cantiere del ponte Ancaranese.
L’esplosivo, un residuato della Seconda guerra mondiale, è stato trasportato in una cava nei dintorni di Ascoli, dove è stato fatto brillare in sicurezza.
L’intervento ha permesso di completare le operazioni di bonifica e di mettere definitivamente in sicurezza la zona. Ciò significa che i lavori di ricostruzione del ponte, affidati dalla Struttura commissariale all’Ufficio Speciale Ricostruzione e sospesi subito dopo il ritrovamento dell’ordigno, potranno riprendere.
Il rinvenimento dell’esplosivo aveva destato preoccupazione e costretto le autorità a fermare il cantiere per garantire la sicurezza di operai e cittadini. La rimozione e la neutralizzazione dell’ordigno restituiscono ora la possibilità di procedere senza ulteriori
ostacoli.
Il ponte Ancaranese rappresenta un’infrastruttura fondamentale per la viabilità e i collegamenti tra le province di Ascoli Piceno e Teramo. La ripresa dei lavori consentirà di rispettare il cronoprogramma stabilito e di avvicinarsi all’obiettivo di restituire al più presto il doppio senso di marcia lungo una delle arterie più importanti del territorio.
Ritrovato ordigno bellico lungo il Tronto: sospesi i lavori sul ponte “Ancaranese”
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