Il Decreto Legge n. 115/2025, convertito nella Legge n. 116/2025, ha introdotto regole molto più severe per la gestione dei rifiuti nei cantieri edili. Anche comportamenti minimi o involontari possono oggi generare responsabilità penale, con sanzioni pesanti e conseguenze operative immediate.
Tra le principali novità figurano abbandono di rifiuti: anche piccoli depositi di calcinacci o materiali non pericolosi diventano reato, rifiuti pericolosi: vernici, solventi, oli → reclusione fino a 6 anni, anche per quantità minime, combustione illecita: bruciare legno trattato o plastiche → reclusione fino a 7 anni, gestione non autorizzata: trasporti senza iscrizione all’Albo → confisca obbligatoria dei mezzi, errori nei registri: fino a 20.000 uero di multa, sospensione dell’attività, aggravanti per le imprese: aumento delle pene e responsabilità diretta del datore di lavoro, e delitti colposi: anche la negligenza può portare alla reclusione.
In sintesi: non servono grandi quantità né dolo. Basta un errore formale, un deposito non registrato o un trasporto non autorizzato per incorrere in sanzioni gravi. Per aiutare le imprese ad affrontare questo cambiamento, l’Ente Scuola Edile di Ascoli Piceno e Fermo ha attivato un piano di azioni concrete: corsi di formazione sulle responsabilità penali e sul D.lgs. . 231/2001, laboratori pratici per la corretta gestione di registri e formulari, campagne informative contro la combustione illecita, modelli organizzativi replicabili per adeguare i protocolli aziendali, e comunicazione chiara e condivisa, per diffondere consapevolezza e prevenzione.
«Il DL n.115/2025 – la dichiarazione del Presidente Lanfranco Ceroni – segna un passaggio decisivo nella tutela ambientale. L’Ente è impegnato a promuovere consapevolezza, prevenzione e responsabilità, affinché legalità e sostenibilità diventino patrimonio condiviso del settore».