di Andrea Pietrzela
Rimbomba, nel day after del 3-0 schiacciante al Livorno, un dato particolare, che sta facendo esaltare i tifosi bianconeri, sbandierato ai quattro venti pure da quotidiani e siti nazionali. Non si tratta della terza vittoria di fila dell’Ascoli in trasferta, né del secondo centro di Gori alla seconda da titolare.
Il netto successo ottenuto in Toscana lascia ai bianconeri un riconoscimento speciale che anche il club ha voluto celebrare sui suoi canali social: nei campionati 25/26, la porta dell’Ascoli è l’unica ancora inviolata. Non solo nel girone B. Non solo in Serie C. Ma tra i professionisti. Di tutta Europa.
Il post Instagram dell’Ascoli Calcio 1898 FC SpA
IL DATO – Cinque partite e zero gol subiti. Dalla Pianese al Livorno, Vitale mai ha dovuto chinarsi per raccogliere il pallone “in fondo al sacco” (era successo due volte a Pineto, in Coppa Italia). Il merito non è soltanto del portiere 23enne, ma di un’intera difesa che rischia poco, disinnesca subito e, soprattutto, è la prima a costruire l’azione.
Nel 4-2-3-1 di Tomei, Curado – in gol a Livorno – è il capitano della squadra, leader della difesa. Al suo fianco c’è Nicoletti, sugli esterni Alagna a destra e Guiebre (che chiama Vitale “Casillas”) a sinistra. Dietro sono loro i titolarissimi: per tutti e quattro 5 gare su 5 dall’inizio e nessuno è mai stato sostituito (tranne una volta Guiebre, al 79esimo della prima in casa).
Dalla Serie A alla Premier League, dalla Liga alla Bundesliga passando per la Ligue 1, nessuno, stando a questa statistica, difende come i bianconeri. L’ultima squadra in compagnia dell’Ascoli era il Frosinone, in Serie B, che però nel weekend ha pareggiato 2-2 contro il Sudtirol. La statistica in realtà rende merito non solo alla difesa, ma a tutta la squadra: nell’Ascoli i primi a difendere, pressando, sono gli attaccanti (ricordate il quasi-gol di Chakir contro la Juve Next Gen?).
Il merito, senza dubbio, è in primis del lavoro dell’allenatore e del suo staff, capaci di progettare e di mettere in pratica un calcio fatto di possesso – «Se la palla ce l’hai tu, non puoi prendere gol», il diktat di De Zerbi -, di equilibrio – «Gli Scudetti si vincono con la difesa» insegna Allegri – e di riaggressione immediata. Cose che i ragazzi in campo, fin qui, stanno facendo benissimo.
Certo, è (praticamente) impossibile concludere un campionato con zero gol subiti: prima o poi il fortino di Vitale crollerà. Il dato della miglior difesa d’Europa è una statistica simpatica e temporanea, che però racconta lo spirito di questa giovane squadra: l’Ascoli – già criticata da qualcuno dopo i due pareggi casalinghi – sta dimostrando abnegazione al lavoro, un’ottima condizione fisica, forza mentale, solidità, autostima e grande consapevolezza nei propri mezzi. Tutte qualità assolutamente non scontate che ti permettono di non prendere gol e che sono necessarie se si vuole ambire a (provare a) vincere il campionato. Campionato che, comunque andranno le cose, sarà di certo molto molto divertente.
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