Sanità e Palestina: i primi impegni di Matteo Ricci in caso di vittoria

JESI – Il diritto alla salute e quello del popolo palestinese ad un loro Stato autonomo animano la campagna elettorale del candidato presidente del centrosinistra. «Ben 150.000 marchigiani rinunciano alle cure – dire Ricci-. Questo è inaccettabile. Così com’è inaccettabile l’immobilismo del Governo Meloni sulla Palestina, noi agiremo»
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Geopolitica internazionale, con la situazione in Palestina, insieme a temi prettamente locali ma, comunque, molto sentiti dai cittadini marchigiani, come il nodo della sanità. Ecco alcuni temi che hanno animato la campagna elettorale di Matteo Ricci: candidato alla presidenza della Regione Marche nelle elezioni previste ormai tra pochi giorni.

 

Iniziamo proprio dalla sanità. Davanti all’ospedale di Jesi, i numeri della sanità marchigiana, sono stati raccontati con dei cartelli, da Ricci, assieme alla segretaria nazionale Pd: Elly Schlein. «Cartelli che parlano con i dati che, purtroppo, certificano che la sanità marchigiana in questi cinque anni è peggiorata – dichiara il candidato presidente -. Sono aumentate le liste d’attesa; 150.000 marchigiani, non trovando risposte nel pubblico e non avendo i soldi per andare dal privato, rinunciano alle cure; quest’anno la regione ha speso 160 milioni di euro per curare i marchigiani in Umbria, Emilia-Romagna e Lombardia».

 

In primo piano: Schlein e Ricci a Jesi

 

«C’è una privatizzazione strisciante della sanità e siamo ultimi per investimenti nella salute mentale – conclude -. Non vedere tutto ciò non significa essere di destra o di sinistra, significa essere degli irresponsabili. Per questo, il cambio di Marche, partirà proprio dalla sanità pubblica, affinché il diritto alla salute sia garantito a tutte e a tutti».

 

Ma c’è anche un altro impegno assunto da Ricci e, questa volta, riguarda la situazione palestinese. «Regno Unito, Canada e Australia hanno riconosciuto lo Stato di Palestina – argomenta l’eurodeputato del Pd -. Un passo avanti importante per affermare il diritto dei palestinesi a esistere. Cosa aspetta l’Italia a fare lo stesso? Chi resta in silenzio di fronte al massacro del popolo palestinese è complice».

 

«Noi non saremo complici – conclude Ricci -. Quando saremo al governo delle Marche, riconosceremo anche noi la Palestina. Un atto di giustizia, un messaggio di solidarietà e di sostegno ,nella speranza che si possa arrivare a una pace giusta e alla soluzione due popoli, due Stati».

 

(Spazio elettorale a pagamento)

 


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