Ricci: «Da Acquaroli nessuna parola su Gaza, noi riconosceremo lo Stato di Palestina»

SAN BENEDETTO - L'europarlamentare Pd e candidato alla presidenza della Regione è intervenuto in stazione per la prima tappa dell’iniziativa "Un treno per Gaza" per mantenere alta l’attenzione sulla questione palestinese. L'intervento sui dazi e la chiusura della campagna elettorale: «Vi ho fatto l'assist, ora voi dovete fare gol»
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«Il presidente uscente della Regione, Acquaroli, è riuscito a non dire neanche una parola sulla tragedia di Gaza anzi ha detto che lui si occupa di altro, come se occuparsi di bambini, civili, giornalisti e donne trucidate, non sia per noi un valore fondamentale, per questo dobbiamo far prevalere il cambiamento nelle Marche».

Ricci davanti alla stazione di San Benedetto

 

Così Matteo Ricci, europarlamentare Pd e candidato alla presidenza della Regione Marche, questa mattina, dalla stazione di San Benedetto del Tronto, prima tappa di partenza dell’iniziativa da lui promossa che porta il nome di “Un treno per Gaza”, che lo vedrà attraversare tutte le Marche in treno, per mantenere alta l’attenzione sulla questione palestinese.

«Non ci gireremo dall’altra parte rispetto ai drammi della nostra era, non vogliamo girarci dall’altra parte rispetto al massacro palestinese. – dichiara Ricci – Per questo sin da subito abbiamo detto davanti a tutti che, il primo consiglio regionale, noi riconosceremo come Regione Marche lo Stato di Palestina, perché vogliamo esprimere tutta la nostra contrarietà istituzionale ai crimini di Netanyahu e al massacro quotidiano di civili anche nel momento di massimo bisogno, quando vanno a cercare acqua e cibo».

 

«Lo faremo anche per spingere il nostro Paese a fare la stessa cosa. – aggiunge – Estenderemo anche il gemellaggio di Pesaro con Rafah a tutta la regione, perché vogliamo mettere in condizioni i marchigiani, nelle prossime settimane, di aiutare concretamente quella popolazione martoriata, con medicinali, cibo, acqua e tutto ciò che serve per aiutarli. – conclude – Questo viaggio in treno è dedicato anche a quelle donne e a quegli uomini straordinari che in questi giorni sono con la Global Sumud Flotilla, che si stanno sostituendo a ciò che dovrebbero fare l’Italia e l’Europa».

 

Intervento anche sui dazi.

 

«La notizia che è arrivata sui dazi che interesseranno il mobile e i farmaci possono essere la botta mortale per l’economia marchigiana, parliamo rispettivamente del 100% e del 50%, che colpiscono due settori fondamentali della nostra regione – afferma -. Berlusconi davanti a certe politiche si sta rivoltando nella tomba, questo non è il centro destra del libero mercato ma la destra del protezionismo. Per questo metteremo subito 10 milioni di euro per aiutare le aziende marchigiane a trovare nuovi mercati».

 

«Dobbiamo poi batterci per diventare la regione più sicura d’Italia. C’è bisogno di contrastare i furti negli appartamenti e soprattutto non dobbiamo abbassare la guardia dalle mafie che non conoscono confini, a Civitanova ho visto cose che non mi sono piaciute per niente, devono essere un campanello d’allarme per aumentare l’attenzione sul tema e al contrasto contro il crimine organizzato», precisa Ricci.

 

«È stata una campagna elettorale bellissima, entusiasmante e popolare, tra la gente per la gente, dove mi sono confrontato con i marchigiani sui problemi della nostra regione come la sanità, il lavoro, l’economia – ha poi detto Ricci nel suo comizio di chiusura – è stato anche bello vedere i marchigiani con la testa nel mondo, vedere le bandiere della Palestina nelle nostre piazze, ed è per questo che ci siamo presi l’impegno di riconoscere, nel primo consiglio regionale che faremo, lo Stato di Palestina. Adesso arriva il momento decisivo. Io questa sera farò il cross, l’assist finale, metterò la palla davanti alla porta, ora sta a voi buttarla dentro. Fino alla fine. In ogni telefonata, in ogni messaggio, in ogni chiacchierata, se ognuno di voi riuscirà a convincere 1, 2, 3… 5 elettori, alla fine quella somma di elettori che ognuno di voi riuscirà a conquistare farà il totale che ci porterà alla vittoria di domenica e lunedì. Mettiamocela tutta, fino all’ultimo secondo, fino alla vittoria, il 28 e il 29 settembre cambiamo le Marche, ridiamo una speranza ai marchigiani e rendiamo finalmente grande la nostra regione».

 

(Spazio elettorale a pagamento) 


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