di Pier Paolo Flammini
Samb-Juve 4-2, entusiasmo a fine gara
Palladini conferma il 4-3-3 e inserisce Alfieri ed Eusepi per Bongelli e Sbaffo, protagonisti a Perugia. Ma i due saranno i migliori nella prima frazione, insieme, finalmente, a Nouhan Touré e al solito Candellori. Si gioca di fronte a 6.662 spettatori, tutti paganti, per la prima delle due “giornate rossoblù” della stagione.
L’avvio mostra da subito le due squadre aperte al gioco, ma la Samb approfitta della sua maggiore esperienza. Al 4’ Moussa riceve da Eusepi, a seguito di un calcio d’angolo, ma il suo destro da ottima posizione termina di poco a lato sul primo palo. Passano 8 minuti e arriva il gol, su uno schema evidentemente provato a lungo, ovvero i lanci lunghi, ma ben calibrati, di Alfieri e Candellori per gli esterni. Così Konate è più lesto a recuperare la sfera e riesce ad appoggiare a Eusepi che calcia al volo, una sassata di destro che si infila sotto la traversa, con Mangiapoco pietrificato.
Purtroppo nel momento in cui la Samb potrebbe approfittare, ecco una disattenzione difensiva. Che in realtà nasce da un contropiede stoppato a Eusepi, con Moussa lanciato in avanti. Così il centrocampo viene superato e Guerra calcia dai 20 metri, un bolide sul quale Orsini si oppone in tuffo ma la coppia centrale Zini-Pezzola non è reattiva sulla respinta e così arriva per primo Deme che insacca di testa. La Samb soffre ancora su una puntata di Deme sulla destra, ma Guerra in mezzo cicca l’impatto con la palla.
Così al 25’ è il momento di Nouhan: scatta in profondità poi si accentra e viene banalmente steso da un difensore appena entrato in area, all’altezza del vertice. Sulla sfera va Eusepi che supera Mangiapoco con un rasoterra alla destra del portiere, 2-1 e quarto gol di Eusepi in campionato, il primo su rigore che cancella l’errore col Forlì.
La Samb sembra dilagare e per una decina di minuti la Juve è brava a non affondare sotto i colpi rossoblù: al 29′ Mangiapoco toglie quasi sulla linea un tiro a incrociare di Moussa servito da Zoboletti dopo un gioco di gambe di Konate, sull’angolo Eusepi, appostato sul secondo palo, scarica una botta al volo che il portiere bianconero smanaccia come può, al 32′ ancora uno scatenato Eusepi raccoglie un cross e svetta a centro area, ma il colpo di testa colpisce la traversa. Dopo un tentativo di Touré, la Juve nel finale ha un colpo di coda, giusto per far capire che la partita non è chiusa con Cudrig e poi Turco che riescono a colpire di testa da buona posizione ma senza precisione.
Nella ripresa, dopo un primo richiamo alla Fvs per un presunto tocco di mano su un dribbling di uno scatenato Nouhan, la Juve, passati dieci minuti, prende il sopravvento: Alfieri prima chiude, poi Orsini respinge un colpo di testa, Pezzola salva e dopo un minuto, al 12′, pareggia Guerra su cross teso e basso di Cudrig, piattone nell’area piccola. La seconda rimonta potrebbe stendere chiunque, ma al 20′ Palladini corre ai ripari e, di fatto, pone le basi per vincere la partita. Esce Konate per Scafetta e si passa al 3-5-2, con Zoboletti arretrato centrale, Tosi esterno sinistro, Scafetta a destra, Eusepi con Nouahn.
Così la spinta ospite si ferma e la Samb, spinta da Candellori e dal nuovo ingresso di Paolini che sostituisce Tosi, guadagna metri e angoli: su uno di questi Alfieri mette in mezzo e tra tutti sbuca Zoboletti, che devia in porta nonostante il tentativo di salvataggio volante oltre la linea (l’Fvs non servirà a ribaltare la decisione). E’ il 3-2 e lo stadio capisce lo sforzo della squadra e la prende letteralmente per mano: così al 36′ Palladini compie l’ennesima metamorfosi, inserisce Marranzino per un esausto Alfieri e cambia i due attaccanti per Sbaffo e Iaiunese.
L’ex Recanatese lotta come un leone, anzi un Re Leone, e oltre a recuperare alcuni palloni è protagonista di alcune giocate d’alta scuola che catturano gli applausi del pubblico. Le occasioni fioccano: al 46′ Sbaffo serve Moussa che tutto solo viene anticipato proprio al momento del tiro (la Samb reclamerà inutilmente un rigore), al 50′ si inventa una giocata alla Pirlo tra un nugolo di avversari e serve Iaiunese il quale controlla di sinistro e poi calcia di prima di sinistro, al volo, con palla sul secondo palo, imprendibile: è un delirio al “Riviera”.
Nel dopo partita Palladini dirà: «Tutti bravi, anche chi è entrato. Le critiche ricevute erano ingiuste per questi ragazzi, siamo una squadra giovane che può avere dei passaggi a vuoto. In settimana avevamo provato la difesa a tre, anche se il tempo era stato poco: occorre trovare le giuste soluzioni a partita in corso». Capitan Eusepi: «Certo che andare in panchina a Perugia non mi era piaciuto, è normale, ci tenevo perché a Perugia avevo vinto un campionato, ma è anche giusto che trovino spazio calciatori che ne hanno avuto di meno e inoltre il mister, a cui non si può non voler bene, ha fatto valutazioni sulle tre partite in una settimana, giustamente». E infine Iaiunese: «Sì per caratteristiche vado al tiro ad ogni minima occasione, e anche oggi ho calciato appena ho potuto».
SAMB (4-3-3): Orsini; Zoboletti, Zini, Pezzola, Tosi (23′ s.t Paolini); Candellori, Alfieri (36′ s.t. Marranzino), Touré Moussa; Konate (18′ s.t. Scafetta), Eusepi (36′ s.t. Sbaffo), Touré Nouhan (36′ s.t. Iaiunese). A disposizione: Grillo, Cultraro, Chelli, Marranzino, Bongelli, Sbaffo, Battista, Vesprini, Paolini, Iaiunese, Scafetta, Tataranni. Allenatore Ottavio Palladini.
JUVENTUS NEXT GEN (3-4-2-1): Mangiapoco; Pedro Felice (1′ s.t. Vacca), F. Scaglia, Turicchia (1′ s.t. Anghelé); Turco, Owusu (19′ s.t. Macca), Faticanti, Rouhi; Cudrig (35′ s.t. Puczka), Deme (42′ s.t. Pugno); Guerra. A disposizione: Scaglia, Fuscaldo, Ngana, Amaradio, Savio, Brugarello, Van Aarle, Makiobo, Pagnucco, Martines. Allenatore Michele Brambilla.
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