Matteo Ricci
«Ho appena chiamato il presidente Acquaroli per congratularmi e dargli il mio in bocca al lupo per il prossimo mandato. I marchigiani hanno scelto la continuità, il dato è ormai abbastanza chiaro».
Sono queste le prime parole da sconfitto del candidato del centrosinistra Matteo Ricci, che ha concesso la vittoria al governatore uscente, ormai avanti nei dati e con un vantaggio irrecuperabile.
«Era una battaglia complicatissima – continua commosso l’ex sindaco di Pesaro nella sede elettorale della sua coalizione, ad Ancona – ma io mi sono messo a disposizione pur sapendo che la strada è in salita. L’ho fatto con grande generosità, dando tutto quello che potevo dare e penso si sia visto. Abbiamo fatto una campagna straordinaria, abbiamo dato tutto e di più in questa alternativa di cambiamento. Le forze in cambiamento erano sbilanciate.
Ogni manifesto nostro, ce ne erano dieci degli altri. È stata una lotta impari nei confronti delle risorse. Ho incontrato però persone straordinarie, da tutti i leader politici che ci hanno sostenuto a – soprattutto – tutti i militanti. Abbiamo visto crescere un’onda per settimane e settimane. Purtroppo non ce l’abbiamo fatta, ma porterò sempre nel cuore questa campagna. Adesso però teniamo insieme questa coalizione.
Senza quest’alleanza non saremmo mai riusciti a competere. C’è amarezza per aver ricevuto un avviso di garanzia nel pieno della campagna elettorale e per la strumentalizzazione che l’altra parte politica ha fatto in tutti i loro giornali per almeno un mese. Non c’è dubbio che tutto questo mi abbia ferito umanamente e politicamente. Ma non c’è nessun rammarico, spinta a destra troppo forte. Spero che lo spirito dei prossimi cinque anni sia la volontà di essere il presidente di tutti, unendo le Marche».
Su Gaza: «Rifarei tutto. Ritengo una scelta giusta aver parlato di Gaza e dei crimini di guerra di Netanyahu».
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