Conad Adriatico, territori, impresa, cooperazione: una visione di futuro

COLLI DEL TRONTO - Carlo Cottarelli ospite d’onore all’incontro di riflessione e confronto, dedicato ai cambiamenti che stanno interessando il sistema economico e i modelli di impresa cooperativa
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di Maria Grazia Lappa

Conad Adriatico ha promosso oggi, 16 ottobre 2025, un incontro di riflessione e confronto dedicato ai cambiamenti che stanno interessando i territori, il sistema economico e i modelli di impresa cooperativa.
Un appuntamento pensato per mettere al centro il valore della cooperazione come leva di sviluppo condiviso e motore di crescita economica, sociale e occupazionale.

Il pomeriggio ha offerto l’occasione per ascoltare voci autorevoli del mondo economico, accademico e imprenditoriale, chiamate a portare la propria prospettiva sulle sfide che attendono il Paese e sul ruolo che imprese responsabili e radicate nelle comunità possono svolgere nello sviluppo sostenibile.

Ad aprire i lavori è stato l’economista Carlo Cottarelli, che ha offerto una riflessione sul contesto macroeconomico e sulle prospettive di crescita dell’Italia in uno scenario internazionale in evoluzione.

Il presidente di Conad Adriatico, Emiliano Ciaschetti, ha introdotto gli interventi sottolineando il valore del confronto: «Questo confronto è un’occasione per ritrovarsi, che ci permette di guardare e riflettere sul ruolo che vogliamo avere come impresa cooperativa. Siamo una rete fatta di soci imprenditori, di persone che vivono e fanno crescere i territori con il proprio lavoro. E’ grazie a loro se la cooperazione resta un modello capace di unire risultati economici e valore umano. Il 2025, anno internazionale della cooperazione proclamato dalla Nazioni unite, ci ricorda quanto questo modello sia attuale: una forma di impresa che non si piega alle logiche del breve termine, ma costruisce valore duraturo per le persone e le comunità».

 

L’incontro ha rappresentato un importante momento di confronto sui temi della crescita sostenibile, della valorizzazione delle eccellenze locali, degli investimenti territoriali e dell’innovazione, in un contesto economico sempre più complesso.

Attraverso analisi, testimonianze e processi di mappatura territoriale, l’iniziativa ha offerto spunti utili per riflettere sul sistema del cibo, sulle sue filiere e sulle forme di governance più efficaci.

Tra i relatori anche Christian Centonze (Consumer Intelligence Sales Leader NielsenIQ), Rossella Ferro (imprenditrice e direttrice marketing de La Molisana Spa), Leonardo Becchetti (economista e docente universitario) ed Enrico Bertolino (attore, comico e conduttore televisivo), che ha proposto una riflessione sul valore delle persone e sulle nuove forme di leadership come risorsa per il futuro.

 

A concludere i lavori è stato Antonio Di Ferdinando, amministratore delegato di Conad Adriatico: «Il nostro obiettivo – ha detto – è sostenere la crescita delle economie locali, rafforzando filiere, imprese e occupazione. Conad Adriatico è una realtà che crea valore perché rinveste nei territori e mette le persone al centro. In un contesto che cambia rapidamente, continuiamo a lavorare con visione industriale e responsabilità sociale, consapevoli che la cooperazione rappresenta una risorsa per lo sviluppo del Paese».

A moderare il confronto è stata Maria Cristina Alfieri, direttrice della Fondazione Conad ETS.

Nel corso dell’incontro è stato ribadito l’impegno dell’insegna nel rafforzare la propria solidità, restare vicina ai consumatori e mantenere vivi i valori cooperativi, traducendoli in strategie orientate alla sostenibilità e alla creazione di valore condiviso.

 

Nelle Marche Conad Adriatico è presente con 69 punti vendita (7 Spazio Conad, 1 Conad Superstore, 23 Conad, 19 Conad City, 4 Margherita Conad, 9 L’Alimentare, 1 Pet store, 1 distributore carburanti) nelle province di Macerata, Ascoli Piceno, Fermo, Ancona città e alcuni paesi della provincia, che hanno generato un giro di affari di circa 405 milioni di euro.

I soci in regione sono 69. L’insegna ha consolidato la quota mercato, con un valore che tocca quota 20,89%. Lo sviluppo impresso in regione ha anche consentito ad un maggior numero di fornitori locali -187 quelli attivi a fine 2023 per un fatturato di oltre 157 milioni di euro – di avere uno sbocco garantito nella grande distribuzione per le loro produzioni.

 


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