L’Acquedotto del Pescara celebra il 70° anniversario: memoria e prospettiva in un’opera simbolo di innovazione e cooperazione 

ASCOLI - Per l'occasione, la Ciip ha organizzato un convegno che si è tenuto a Palazzo dei Capitani alla presenza delle autorità istituzionali, tecniche e religiose del territorio 
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La Sala della Ragione di Palazzo dei Capitani piena per il 70esimo anniversario dell’Acquedotto del Pescara

 

Oggi 16 ottobre si è celebrato il 70° anniversario dell’Acquedotto del Pescara d’Arquata, un’infrastruttura che da decenni rappresenta un simbolo di visione, cooperazione territoriale e servizio pubblico per la comunità ascolana e i comuni limitrofi.

Per l’occasione, la Ciip Spa ha organizzato il convegno dal titolo “70 anni di acqua, visione e coraggio – Un’eredità per le generazioni future”, che si è tenuto nella Sala della Ragione del Palazzo dei Capitani di Ascoli, alla presenza delle autorità istituzionali, tecniche e religiose del territorio.

 

La giornata è stata un momento di riflessione per ripercorrere la storia dell’opera, valorizzare il legame dell’acquedotto con il territorio e condividere le prospettive future legate a innovazione, sostenibilità e cultura dell’acqua.

 

Inaugurato il 16 ottobre 1955, l’Acquedotto del Pescara ha garantito nel tempo l’accesso all’acqua potabile a centinaia di migliaia di persone, superando sfide tecniche e ambientali e diventando un punto di riferimento per l’intero sistema idrico marchigiano.

 

Marco Perosa, presidente della Ciip, e Michele Franchi, sindaco di Arquata del Tronto

«Settant’anni fa – sono state le parole di Marco Perosa, presidente della Ciip – nacque un progetto che ha trasformato profondamente la vita delle comunità del territorio. Oggi celebriamo non solo un’infrastruttura, ma una visione condivisa. L’acqua è un bene pubblico, e come tale dobbiamo custodirla, valorizzarla e trasmetterla alle nuove generazioni con consapevolezza e impegno costante».

«L’Acquedotto del Pescara – ha aggiunto il direttore Giovanni Celaninon è solo un’opera tecnica: è un racconto di tenacia, innovazione e comunità. In questi decenni abbiamo investito in manutenzione, qualità e sostenibilità e oggi siamo pronti ad affrontare le nuove sfide legate ai cambiamenti climatici e all’educazione idrica, anche grazie all’Acquedotto Antisismico dei Sibillini. Questo anniversario è un’occasione per riflettere, ma anche per rilanciare il progetto futuro».

Le celebrazioni hanno così unito memoria e prospettiva, ricordando un’opera che continua a rappresentare un’eredità viva per le generazioni future.


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