Le Donne Democratiche della Provincia di Ascoli, attraverso la loro portavoce Valentina Bellini, si uniscono allo sconcerto e all’indignazione espresse da Luisa Ceccarini, rappresentante regionale del movimento, in merito a una recente sentenza del Tribunale di Macerata — poi ribaltata in appello ad Ancona (leggi l’articolo).
Valentina Bellini
Il tribunale, in primo grado, aveva assolto un uomo dall’accusa di stupro ai danni di una ragazza di 17 anni, motivando la decisione con il fatto che la giovane «poteva immaginare le conseguenze di un’uscita a quattro». Una motivazione che, di fatto, riduceva l’episodio a una mancanza di galateo, sollevando l’imputato dalla responsabilità di un reato gravissimo.
«Sembra di essere tornati ai primi processi per stupro degli anni Settanta, quando il dibattimento era incentrato quasi esclusivamente sulla colpevolizzazione della vittima – afferma Bellini – ci chiediamo, del resto, se siamo mai uscite dal clima del “se l’è cercata” che ancora oggi emerge dalle cronache, dai dibattiti televisivi e, purtroppo, anche dai tribunali».
L’indignazione delle Donne Democratiche è ancora più forte perché questo episodio si inserisce in un contesto allarmante: i femminicidi in Italia continuano a un ritmo drammatico. Solo nel mese di ottobre si contano quattro vittime, una ogni cinque giorni: Clelia Mancini, Pamela Genini Vasyl’yeva Olena Georgiyivna e Nadia Khaidar. Dall’inizio dell’anno, sono 86 le donne uccise.
Anche nel territorio ascolano non mancano segnali preoccupanti: scritte sessiste e offensive sono comparse recentemente sui muri di alcuni istituti superiori della città di Ascoli, rivolte a una giovane donna.
In questo scenario, le Donne Democratiche esprimono profondo sconcerto per la decisione del Governo di vietare l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole secondarie di primo grado, una misura definita «inspiegabile» e in netto contrasto con le richieste di tante famiglie.
«Le famiglie chiedono aiuto e collaborazione alla scuola per costruire percorsi educativi che mettano al centro il rispetto reciproco, la conoscenza di sé e delle proprie emozioni, la parità di genere» sottolinea Bellini.
«Come Donne Dem – conclude – continueremo il nostro impegno su questi temi. Siamo convinte che solo con un’azione collettiva, condivisa tra scuola, informazione e politica, si possa costruire una cultura delle relazioni libera dalle logiche di dominio tipiche della società patriarcale».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati