Il gruppo consiliare di minoranza Progressisti per Castorano, Luca Marcelli e Luigi Ficcadenti, e la segretaria del Partito Democratico di Castel di Lama, Rita Di Buò, chiedono chiarimenti in merito alla mancata nomina del nuovo coordinatore dell’Ambito Territoriale Sociale 23. A oltre nove mesi dalla scadenza dell’avviso pubblico, il Comitato dei Sindaci – presieduto da Mauro Bochicchio, presidente dell’Unione dei Comuni Vallata del Tronto – non ha ancora avviato l’iter previsto dal bando.

Rita Di Buò
«Riteniamo importante – affermano i rappresentanti dei due gruppi politici – comprendere le ragioni di questo prolungato ritardo, visto il ruolo centrale del coordinatore nel funzionamento dei servizi sociali dell’intero territorio».
L’avviso pubblico era stato emanato il 27 febbraio di quest’anno dall’Unione dei Comuni Vallata del Tronto, in qualità di ente capofila, con scadenza fissata al 14 marzo. L’obiettivo era individuare il nuovo coordinatore dell’Ats 23, figura regolata dalla delibera regionale 1674/2001 e volta a supportare il Comitato dei sindaci nella programmazione e gestione delle politiche sociali.
Ad oggi, l’Ats 23 risulta l’unico Ambito Territoriale delle Marche ancora privo di coordinatore, nonostante l’incarico precedente sia scaduto il 9 gennaio 2024. Una situazione che, secondo Progressisti per Castorano e PD Castel di Lama, sta generando difficoltà organizzative nella gestione unitaria delle politiche sociali dei sette comuni coinvolti: Appignano del Tronto, Castel di Lama, Castignano, Castorano, Colli del Tronto, Offida e Spinetoli.

Ficcadenti e Marcelli
«Quella del coordinatore è una figura imprescindibile – sottolineano – perché garantisce coerenza negli interventi, analizza il contesto, individua priorità e coordina la rete dei servizi sociali. La sua assenza prolungata non agevola il lavoro dell’Ambito né la programmazione futura».
Il nuovo assetto organizzativo dell’Unione richiederà inoltre, sottolineano Marcelli, Ficcadenti e Di Buò, scelte importanti: dalla creazione di un hub centrale per la gestione associata dei servizi sociali alla diffusione di punti territoriali di prossimità, fino al potenziamento della presenza degli assistenti sociali nei sette comuni.
«Per queste ragioni – aggiungono i rappresentanti – chiediamo al presidente dell’Unione dei Comuni e al Comitato dei sindaci un aggiornamento trasparente sui tempi della procedura e sulle motivazioni del rinvio, affinché si possa procedere quanto prima alla nomina».
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