
Il colpo d’occhio in Curva Nord
di Salvatore Mastropietro
L’Arezzo espugna il “Del Duca” e, complice il contemporaneo pareggio del Ravenna, piazza il primo allungo in testa alla classifica: +3 sui romagnoli, +7 sull’Ascoli, che dopo quello del “Benelli” soccombe anche nel secondo scontro diretto stagionale. La partita la fa principalmente la squadra di Tomei, che tiene come sempre il pallone, ma sbatte più e più volte sulla solidità degli amaranto degli ex Bucchi: abili ad alzare il baricentro quando c’è da attaccare, a schiacciarsi in blocco basso quando c’è da difendere e a ripartire in velocità quando c’è da sfruttare i buchi lasciati dall’Ascoli. Proprio da due ripartenze nell’ultimo quarto d’ora viene propiziato il definitivo 0-2. E’ Pattarello al 73′ a gelare il “Del Duca” nel momento di massimo sforzo dell’Ascoli alla ricerca del vantaggio, mentre è Chierico a chiudere i conti a sei minuti dal 90′.
Delusione al triplice fischio per l’Ascoli, che riceve una punizione severa per quanto visto in campo. Lo testimoniano gli applausi di gran parte di un “Del Duca” che canta come se si fosse vinto. Il campionato è ancora lungo e la strada è sicuramente promettente, ma dopo due sconfitte su due negli scontri diretti qualche interrogativo è d’obbligo: la conferma è che gli aspetti da migliorare sono ancora molti. Dall’altra parte grande esultanza sotto i 565 del settore ospiti per i toscani, che suggellano una prima parte di campionato da applausi. Rialzarsi per ripartire più forti è il messaggio per i bianconeri: si tornerà in campo il 1° dicembre nel derby esterno contro la Vis Pesaro.
LE PREMESSE – Tutto come da attese nelle scelte iniziali per mister Francesco Tomei. Recuperato Rizzo, reduce da un attacco influenzale in settimana, al fianco di capitan Curado. Pagliai vince il ballottaggio con Guiebre per l’out di sinistra. Per il resto è l’ormai solito 11 con il terzetto Silipo-Rizzo Pinna-D’Uffizi alle spalle di Gori. Lato Arezzo, invece, l’ex Bucchi sorprende un po’ tutti con un undici iniziale molto offensivo: 4-2-3-1 a “specchio” con Varela scelto dal 1′ sulla trequarti insieme a Pattarello e Tavernelli dietro l’unica punta Cianci. Prima del match omaggio floreale per Andrea Londoño Osorio, titolare della Alo & Partners S.r.l., detentrice del 50% delle quote Ascoli Calcio, che oggi compie gli anni.
LA CRONACA – In fase difensiva è una difesa a cinque quella di Bucchi con Varela che si abbassa sulla linea arretrata. Tiene maggiormente il pallino del gioco la squadra di Tomei, ma l’Arezzo si difende con ordine e non concede grandi spazi. Il primo tiro verso la porta al 6′ è di Varela, che si accentra e prova a sorprendere Vitale sul primo palo: blocca il portiere bianconero. Risponde il Picchio con Alagna dai venticinque metri, ma la traiettoria del suo destro non si abbassa a sufficienza. Ci provano dalla distanza anche Pattarello, da una parte, e Pagliai, dall’altra, ma nessun tentativo ha buona sorte. I primi a rendersi pericolosi in area di rigore sono i bianconeri con D’Uffizi che, servito da Gori, non riesce a dare potenza al suo destro, permettendo a Venturi di bloccare la sfera. Al minuto 29 la panchina dell’Arezzo si gioca la chiamata al “Football Video Support” per una sbracciata ai danni di Pattarello. Nessuna sanzione dopo la revisione da parte del direttore di gara Castellone. Dopo alcuni interventi al limite da parte degli amaranti, al 32′ arriva il primo giallo del match ed è per un calciatore bianconero: Silipo, reo di una vistosa trattenuta su Varela. Ascoli vicino al vantaggio al 35′: Gori, imbucato da Rizzo Pinna, sforna una splendida sponda di tacco per Pagliai, che da pochi passi viene fermato in corner dal grande intervento di Venturi. Rizzo, diffidato, viene ammonito al minuto 43 per un intervento in ritardo ai danni di Pattarello: salterà la trasferta di Pesaro. Il conto dei gialli si chiude sul 3-2 al termine del primo tempo (per gli amaranto sanzionati Guccione e Cianci, per il Picchio Gori) con il nervosismo che sale a causa di qualche chiamata dell’arbitro Castellone che lascia perplesse le due panchine.
La gara riprende senza cambi all’intervallo. Rientra bene in campo l’Ascoli, che al minuto va nuovamente vicino al vantaggio con un tiro-cross di Silipo, che colpisce la parte alta della traversa. Pericolosa ripartenza dell’Arezzo al 52′ dopo una sanguinosa palla persa di D’Uffizi: Tavernelli trova Varela tutto solo al limite dell’area, ma per fortuna dei bianconeri calcia alto. Clamorosa occasione non sfruttata dall’Ascoli al 55′, quando Silipo non trova la porta con Venturi fuori dai pali dopo un recupero alto di palla. Spinge con insistenza il Picchio, che non riesce tuttavia ad affondare il colpo. I rischi arrivano soprattutto in ripartenza, come al minuto 67, quando Tavernelli conclude dai venticinque metri trovando la risposta in due tempi di Vitale. Nell’Arezzo Bucchi rinfoltisce il centro campo con l’inserimento di Shaka Mawuli al posto di Guccione, qualche minuto dopo entra anche Ravasio per Cianci. In contropiede gli amaranto sono letali e lo fanno vedere al minuto 73. Varela va via sulla sinistra e trova la perfetta girata di Pattarello in area di rigore, su cui Vitale non può nulla. I primi cambi di Tomei arrivano dopo lo svantaggio: Guiebre e Ndoj rilevano rispettivamente Pagliai e Milanese,Per l’ultimo slot di sostituzioni Bucchi manda in campo Gigli e Tito al posto di Varela e Pattarello, passando ad uno schieramento piuttosto coperto. Ascoli ad un passo dal pari al minuto 83, quando un tiro a giro di Ndoj termina a lato di un soffio a Venturi praticamente battuto. Gol mancato, gol subìto: l’Arezzo chiude i conti con Chierico che supera Vitale con un morbido tocco di mancino. Per gli ultimi minuti Tomei passa al 4-2-4 con Oviszach e Chakir al posto di D’Uffizi e Rizzo Pinna. Proprio Chakir sfiora il gol all’86’ con un colpo di testa che sfiora il palo alla sinistra di Venturi. Nei quattro minuti di recupero finale succede poco o nulla: al triplice fischio esplode la gioia dei 565 dalla Toscana.
ASCOLI – AREZZO 0-2 (0-0)
ASCOLI (4-2-3-1): Vitale; Alagna, Curado, Rizzo, Pagliai; Milanese, Damiani; Silipo, Rizzo Pinna, D’Uffizi; Gori. A disposizione: Brzan, Barosi, Ndoj, Chakir, Oviszach, Guiebre, Menna, Bando, Cozzoli, Palazzino, Zagari, Corradini. Allenatore: Tomei
AREZZO (4-2-3-1): Venturi; De Col, Chiosa, Gilli, Righetti; Guccione, Chierico; Pattarello, Varela (21’st Shaka Mawuli), Tavernelli; Cianci (24’st Ravasio). A disposizione: Trombini, Galli, Tito, Gigli, Arena, Perrotta, Ferrara. Allenatore: Bucchi
Arbitro: Castellone di Napoli (assistenti Cardona di Catania e Chichi di Palermo, quarto ufficiale Dorillo di Torino, operatore FVS Chiavaroli di Pescara)
Reti: 28’st Pattarello (AR), 39’st Chierico (AR)
Note: spettatori 10.794 (quota abbonamenti 7.150, 565 tifosi ospiti), incasso 77.060 euro. Ammoniti Silipo (AS), Guccione (AR), Rizzo (AS), Cianci (AR), Gori (AS), Righetti (AR). Angoli 4-0. Recuperi 3’pt; 4’st
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