di Pier Paolo Flammini

Il gol di Candellori contro il Pineto
A +5 dai play out, a -2 dai play off: la – di fatto – cancellazione del Rimini dal campionato per problemi economici, che deve essere solo ufficializzata (ma già domenica non si giocherà Rimini-Torres) cambia la classifica e favorisce le poche squadre che avevano perso punti coi romagnoli e, indirettamente, quelle che ancora li dovevano affrontare. Così per la Samb, che avrebbe ospitato i fratelli riminesi fra due settimane al “Riviera delle Palme”: i rossoblù insieme a Ravenna, Livorno e Torres sono tra le formazioni che al momento vantano 15 partite giocate rispetto alle 14 delle altre squadre.
La classifica dunque vedrà in testa una coppia, con Arezzo e Ravenna a 35 (romagnoli però, come detto, con una partita in più, in seguito in neretto), Ascoli 28, Pineto 23, Ternana, Guidonia e Carpi 21, Campobasso e Forlì 20, Vis Pesaro 19, Samb, Gubbio e Pianese 17, Juventus Next Gen 15, Livorno 14, Perugia e Pontedera 12, Bra 10, Torres 8. Le ultime quattro si incontreranno per gli spareggi play out.
Non c’è da illudersi, perché fra due giornate Eusepi e compagni riposeranno mentre domenica prossima si andrà ad Arezzo, capolista lanciatissima che in casa viaggia alla velocità di 6 vittorie e 1 sconfitta. Ma certo la situazione, nonostante le 7 partite senza vittoria e con una trasferta dove servirà un’impresa (la Sisal paga la vittoria dell’Arezzo 1,80 la quota, la vittoria della Samb 8,50, il pareggio 4,50…), non è neanche da ultima spiaggia.
Giusto per tornare alla sconfitta di Coppa Italia contro la Union Brescia: per la prima volta dall’inizio della stagione la Samb è sembrata un’Armata Brancaleone, ma le scelte di Palladini sono state quelle di far giocare chi aveva meno minuti nelle gambe (in alcuni casi zero minuti) e non di giocarsi il tutto per tutto per vincere. In ottica risultato finale e depressione conseguente della piazza per l’ennesima sconfitta casalinga, un errore: scelta però confermata quando, con l’uscita di Pezzola per infortunio sul risultato di 1-0, non è entrato uno tra Dalmazzi o Zini (Tomei dell’Ascoli nella ripresa inserì Chakir, Milanese, Alagna Silipo e D’Uffizi per riacciuffare il pareggio…), coppia titolare nelle ultime partite, ma Zoboletti, utilizzato quasi sempre come terzino e che si è ritrovato circondato da ragazzi alla prima presenza tra i professionisti. Quindici minuti di sbandamento totale, rimediato con gli ingressi nella ripresa per evitare figuracce, ma questo è stato il costo della scelta.
Che la rosa sia molto numerosa e che qualche giocatore sia in eccesso lo dimostrano i minuti (non) giocati dai vari Chiatante, Vesprini, Tataranni (aggiungiamo Martins neppure entrato contro il Brescia). E che la partita di ieri non sia da considerare, se non marginalmente, lo dimostra che sul 2-1 Palladini non si è giocato le carte di Candellori ed Eusepi ma abbia preferito altri quasi esordienti come Iaiunese e Napolitano, giocatori comunque che potranno dare soddisfazioni in futuro. Oppure la metamorfosi di Chelli, coinvolto nel naufragio della difesa nel primo tempo e invece puntuale nella ripresa, quando aveva di fianco giocatori più esperti come Zini e Zoboletti.
Ciò non toglie ovviamente che la rosa vada puntellata laddove necessario, anche se una valutazione complessiva della stagione la si potrà fare solo alla fine del girone di andata: fosse questa la classifica finale, sarebbe in linea con le aspettative iniziali dei più e con molto rammarico per l’incapacità di chiudere o pareggiare tante partite che hanno visto i ragazzi di Palladini sprecare tante occasioni.
Un vice-Tosi, che al momento non c’è causa stop di Paolini, due attaccanti e una mezzala sono probabilmente già nel mirino e probabilmente c’è già un lotto di possibili arrivi. In attacco uno è ovviamente Lonardo, ex Samb arrivato all’Atalanta Under 23 dove però trova poco spazio. L’attaccante si è infortunato nella gara di Coppa Italia ed è uscito anzitempo, va detto. Risolvere il problema offensivo e consentire a giocatori come Nouahn Touré o Konate di poter entrare, talvolta, a partita in corso e a Palladini di far girare il pacchetto offensivo invece bloccato nei tre nomi obbligati del 4-3-3, sarebbe cosa buona.
Intanto Palladini ha deciso di far disputare gli allenamenti di venerdì e sabato a porte chiuse. Ma ad Arezzo è altamente probabile non ci si discosti dal 4-4-2 visto contro il Pineto (a proposito, abruzzesi e Ternana sono quarta e quinta in classifica, la Samb ha messo sotto entrambe pur ottenendo soltanto due pareggi: la squadra non è morta), anche se l’ipotesi del 3-5-2 resta suggestiva per gli uomini a disposizione, con la casella del tornante destro alternabile tra Zini e Konate e a sinistra col possibile avvicendamento tra Tosi e Marranzino. Chissà.
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