Con la cessazione del mandato di sindaco si è determinata irrimediabilmente la decadenza di tutti gli incarichi da questi conferiti: è il passaggio chiave della Pec inviata da alcuni ex consiglieri comunali al Commissario Rita Stentella e al Prefetto Sante Copponi in merito alla decadenza dal loro incarico di alcuni dirigenti e funzionari del Comune di San Benedetto.

Il dirigente Giorgio Giantomassi
Come si ricorderà, l’Amministrazione Spazzafumo è decaduta lo scorso 18 novembre, quando 15 consiglieri comunali hanno rassegnato le loro dimissioni. «Gli incarichi conferiti ex articoli 90 e 110 del Testo Unico degli Enti Locali – scrivono Luciana Barlocci, Annalisa Marchegiani, Giorgio De Vecchis – dopo la cessazione dell’incarico del sindaco subiscono la stessa sorte, ovvero decadono automaticamente, non potendo avere una durata superiore a quella elettiva del sindaco».

Antonio Spazzafumo e Mauro Bellucci
«L’attività amministrativa posta in essere dai dirigenti decaduti si considera senza titolo e determina quindi la nullità di tutti gli atti da questi posti in essere. Secondo gli scriventi, decaduto sarebbe il dirigente del settore Urbanistica il quale «ha sostenuto la Commissione per la prova orale per concorso pubblico per l’assunzione di due funzionari pubblici. L’11 novembre – continuano – c’è da segnalare una determina relativa alla costituzione di una unità organizzativa ai fini del Pug, adottata con determina in luogo di una delibera di Giunta».
Gli altri dirigenti decaduti secondi gli ex consiglieri sono il dirigente ai Lavori Pubblici Bellucci, il segretario generale del sindaco Claudio Salvi e il segretario comunale Stefano Zanieri: Le attività lavorative svolte da soggetti che rivestono funzioni decadute non possono essere retribuite con risorse pubbliche.
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