Samb a Pontedera, inizio ore 14,30. Questa la formazione scelta da D’Alesio (3-5-2): Cultraro; Zoboletti, Dalmazzi, Zini; Vesprini, Candellori, Alfieri, Piccoli, Battista; Konate, Eusepi. Esordio dal primo minuto in campionato per Vesprini (per lui fino ad ora una manciata di minuti più un tempo in Coppa Italia), esterno sinistro Battista, coppia d’attacco Eusepi-Konate.
Leggi la cronaca della conferenza di sabato:
Finalmente si gioca. Per Filippo D’Alesio si avvicina il momento dell’esordio ufficiale con la Samb: rossoblù in campo a Pontedera domenica alle 14,30. Saranno oltre 300 i tifosi che seguiranno la squadra in Toscana (la prevendita chiude sabato alle 19): «Sono stati giorni intensi a livello mentale – ha dichiarato il nuovo allenatore nella conferenza stampa pre-partita di sabato – Ho conosciuto il nuovo ambiente, le persone, i dettagli. Intensi da un punto di vista emotivo: sto lavorando in un ambiente stupendo, questa responsabilità mi fa sentire acceso e nutre il fuoco che ho dentro, sono veramente contento di questi primi giorni, ho avuto una squadra che ha dato la disponibilità massima, una società che ci ha messo a disposizione tutto per lavorare, dagli impianti sportivi alle persone sia dal punto di vista professionale che umano. Mi sono sentito a casa. Ringrazio i giocatori che dal primo giorno sono stati sul pezzo, hanno cercato di capire subito il mio modo di lavorare».
A Pontedera non ci sarà Sbaffo: «Il primo giorno di mio allenamento ha ricevuto un pestone che lo ha portato ad avere una ferita che lo ha costretto a mettere i punti, si è allenato nonostante i punti, ovviamente non si è potuto esprimere al massimo. Per questa partita ho scelto di non portarlo, per quanto riguarda il mercato sono situazioni che devono essere analizzate col direttore sportivo, io sono focalizzato sulla partita di Pontedera. I primi concetti su cui abbiamo lavorato sono stati quelli di dare un atteggiamento propositivo, di coraggio, dobbiamo scegliere noi l’impostazione della partita, ci deve essere voglia di recuperare palla in maniera intensa e aiutarsi l’uno con l’altro. La fase di non possesso è stata la prima cosa messa in atto ma ho trovato una squadra già pronta. Abbiamo cercato di migliorare per un eventuale nuovo sistema di gioco, come diventare più corti e più aggressivi. In fase di possesso avendo trovato delle qualità individuali importanti ci stiamo affidando alle giocate del singolo perché spesso sono queste che danno le soluzioni, mi piace far esprimere i giocatori».
«Per quanto riguarda l’attacco abbiamo giocatori intercambiabili, sono portato a giocare con una punta strutturata ma può accadere anche di giocare con due attaccanti di movimento, vedremo a seconda della partita. A Pontedera sarà una sfida intensa, il Pontedera visto a Ravenna è stato volitivo contro una squadra forte, lottano su tutti i palloni, mi aspetto un incontro da ribattere colpo su colpo, fatta di transizioni e di duelli, dobbiamo essere abili a riordinarci per risolvere le situazioni che si creano. La formazione? A grandi linee ce l’ho in mente, restano un paio di dubbi, ma io credo molto sul concetto di staffetta: un giocatore deve dare il massimo 30, 40, 50 minuti senza risparmio e far entrare il mio compagno dalla panchina, la volta dopo può succedere il contrario. Dobbiamo diventare ambiziosi, c’è tutto per farlo a partire dalla società che mette a disposizione tutto e bisogna meritarselo» ha dichiarato.
«La tifoseria? Tutti mi hanno detto che questa è una piazza calda, io voglio pensare a qualcosa di positivo, la tifoseria della Samb è una grande onda, c’è chi si fa travolgere e chi surfa insieme per andare più lontano. Il nostro atteggiamento rispecchierà il calore di questa tifoseria, con coraggio, col coltello tra i denti, con la bava alla bocca. Questo non mancherà mai, non solo nelle partite ma in ogni momento della nostra vita, questo nasce dentro vivendola giorno per giorno. Dopo 8 gare senza vittoria si rischia di portarsi dietro una scia di negatività dal punto di vista dell’umore. Certo quando c’è la novità, come l’arrivo di un nuovo allenatore, spesso si riaccende qualcosa, ma io non ho fatto cose assurde, ho messo dentro un nuovo modo di allenarsi come fa qualsiasi allenatore. Io di indole sono fatto così, quando c’è una sconfitta bisogna pensare alla partita successiva e non pensare al passato ma imparare dagli errori. Per quanto riguarda l’attacco, non è una questione degli attaccanti, è stato piacevole vedere il potenziale offensivo dei giocatori, noi abbiamo cercato di portare più uomini possibili nell’area di rigore» aggiunge.
Riguardo il modulo, D’Alesio aggiunge: «Io non mi focalizzo su un unico modulo, il 3-5-2 può dare equilibrio e anche spinta offensiva, sulla base delle caratteristiche dei giocatori. Zini per me è uno dei tre difensori, come Dalmazzi, Chelli, Pezzola, Zoboletti. Per quanto riguarda la spinta offensiva sulle fasce ci sono giovani come Vesprini e Marranzino che hanno potenziale, Battista si sta proponendo come quinto a sinistra come abbiamo provato anche Martins, in attesa di Tosi».
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