di Benedetto Marinangeli
Il primo esame è superato a pieni voti. La Samb se la gioca alla pari con la capolista e conferma che contro le grandi non sfigura mai. Una prestazione di spessore contro il Pordenone, che passato in vantaggio pensava di avere già in mano l’incontro. Ed invece ecco la reazione dei rossoblù che ha portato al gol di Fissore, guidati dal conducator Andrea Russotto. Il fantasista romano, finché ha retto con il fiato, è stato l’ispiratore della manovra. Il suo talento è fondamentale per la squadra ed il fatto che sia prossimo al top della condizione è di buon auspicio per il futuro.
La fantasia di Russotto (Foto Cicchini)
A nove giornate dal termine della regular season le prestazioni di Russotto potrebbero risultare determinanti. Ricorda un po’ la stagione 2001-2002 quando dopo l’esonero di Nicolini, la Samb passò nelle mani di Stefano Colantuono e Italo Schiavi. In quella formazione c’era il genio di Totò Criniti, appannato dalla lunga panchina. Il nuovo staff tecnico lo rigenerò tanto che il fantasista calabrese divenne poi il trascinatore della formazione verso la conquista della C1 ai playoff. Ed oggi con Russotto sembra di rivedere lo stesso film di 17 anni fa.
Ma ciò che è oltremodo confortante è il fatto che la Samb, dopo avere superato il periodo d’appannamento, abbia ripreso a macinare gioco e risultati. E la conferma c’è stata a Pordenone. «I ragazzi hanno fatto molto bene -commenta Giorgio Roselli– soprattutto nel primo tempo. Poi nella ripresa abbiamo sofferto un po’ la batteria di attaccanti del Pordenone, ma non abbiamo concesso occasioni clamorose. Ci sono stati anche un paio di episodi che ci potevano premiare, ma direi che il pareggio è il risultato più giusto. I ragazzi hanno dato tutto e adesso stanno migliorando anche su alcuni dettagli. Da quando sono arrivato ci sono stati grandi passi in avanti».
Gelonese in azione (Foto Cicchini)
Soddisfatto anche il centrocampista Luca Gelonese. «Il Pordenone -dice- è una squadra costruita per vincere. Abbiamo fatto una grande partita vista la forza dell’avversario. Abbiamo retto bene anche nel finale quando loro hanno messo in campo tutto il loro potenziale offensivo. Siamo stati bravi a riprendere la partita quasi subito riuscendo a mettere in difficoltà il Pordenone. Siamo soddisfatti per la prestazione. Sono un centrocampista, ma in alcune partite il mister preferisce farmi giocare in difesa e quindi mi adatto senza problemi. Credo di aver fatto bene, cerco sempre di dare il massimo».
Ed ora l’attenzione si sposta al recupero di mercoledì 6 marzo con la Ternana. «Il risultato di Pordenone -conclude Giorgio Roselli– ci dà sicuramente grande morale. Siamo affaticati, quindi ricorrerò ancora al turnover. Sarà una gara difficile anche a Terni, ne abbiamo tante nel prossimo mese».
Domani mattina classica seduta di rifinitura con Roselli che valuterà attentamente le condizioni fisiche dei suoi ragazzi per mettere poi in campo al “Liberati” di Terni la migliore formazione possibile.
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