di Luca Capponi
I suono sono interessanti, connubio che stuzzica i palati rock alternativi tra chitarre distorte e atmosfere quasi noise. Questo almeno è quello che si evince dagli spezzoni presenti online, in attesa di gustarsi quello che è a tutti gli effetti un esordio. Anche se i componenti dei Leda sono musicisti ben noti: su tutti Serena Abrami (tra le tante cose, quarta a Sanremo Giovani 2011), punta di diamante del team formato da Enrico Vitali, Fabrizio Baioni e Mirko Fermani.
Leda
Una band tutta del maceratese ma che si lega a doppio filo col Piceno. In primis perché il loro album di debutto, “Memorie del futuro”, verrà presentato giovedì 4 aprile al Viniles di San Benedetto del Tronto con un live che prenderà il via alle 22,30 (ingresso libero).
Poi perché questo progetto composto da undici tracce uscirà il 12 aprile per Il Piccio Records, etichetta discografica dell’ascolano Alessandro Piccioni, che dopo anni passati a organizzare concerti si è buttato in questa lodevole avventura che fa bene alla musica ed al territorio.
Qualche cenno biografico sui Leda: nascono nell’inverno del 2017, dichiarano di avere nel sangue l’overdrive, la wave, il trip rock e l’alternative rock, nel contrasto emotivo tra il velluto del timbro vocale e l’abrasività dei suoni.
Il disco è stato registrato nell’agosto 2018 l’Indipendente Recording Studio di Nicola Giorgetti a Matelica. I testi sono frutto della collaborazione con lo scrittore Francesco Ferracuti, quinto elemento del gruppo con cui prendono vita storie e riflessioni.
Il mastering del disco è stato curato in Inghilterra da un grande del settore: Pete Maher infatti lavora con mostri sacri quali Rolling Stones, Depeche Mode, U2, Pixies.
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