L’intervento di rimozione del dosso
«L’episodio dei dossi realizzati e poi in parte distrutti nel giro di poche ore è il chiaro esempio di come non va governata una città. La scarsa attenzione nella pianificazione anche di un intervento di così ridotte proporzioni è il segnale di come in questi anni molte azioni dell’amministrazione non siano state pensate a partire dalle persone e dai loro bisogni ma solamente per fare sfoggio di interventi da usare come spot elettorali». E’ l’accusa che arriva dal candidato sindaco del centrosinistra, Pietro Freenquellucci, dopo l’incredibile vicenda dei dossi realizzati e poi tolti (davanti all’Itis Fermi) nell’arco di pochi giorni. Resta in vita quello davanti alla Questura che rischia seriamente di mettere a repentaglio le sospensioni di tante auto.
Pietro Frenquellucci (Foto Vagnoni)
«La scarsa cura -accusa Frenquellucci- con cui si progettano e realizzano anche le opere pubbliche più semplici ha causato alla città danni di immagine e un inaccettabile sperpero di denaro pubblico. Basti pensare all’infinita vicenda della tribuna dello stadio o alla riqualificazione di viale De Gasperi, frettolosamente conclusa in vista delle elezioni. Noi vogliamo ribaltare questo modo di fare, senza rovesciare sulla città altro cemento ma restituendo alle comunità dei quartieri tanti luoghi di socialità, come nel caso della necessità di un intervento di riqualificazione a fini sociali dell’ex mercato coperto di via Recanati, che siano patrimonio di tutti. La pianificazione – conclude – di tutti i nostri interventi partirà sempre dai bisogni della persona: è l’unico modo per evitare sprechi, figuracce e per occuparsi realmente del bene comune».
Rimosso il dosso della discordia: ruspe davanti alle Industriali (Tutte le foto)
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