La provinciale 49 cade a pezzi
di Luca Capponi
La Strada Provinciale Valle Castellana (Sp 49), che da Porta Cartara sale su verso Castel Trosino e da lì verso il comune di Valle Castellana, provincia di Teramo, è una delle vie più percorse (soprattutto nella bella stagione) dagli amanti della natura e non solo. Tra i suggestivi luoghi presenti in zona, infatti, vi è il lago di Talvacchia con la sua diga ma anche tante diramazioni che conducono a spiaggette lungo il fiume Castellano, frazioni panoramiche, verde, ristoranti e luoghi ideali per rilassarsi. In molti poi, ovviamente, la utilizzano quotidianamente per raggiungere il capoluogo dal vicino entroterra e per lavoro o svago.
Il problema di questa arteria stradale, però, è che essendo una linea di confine tra due province e due regioni (Marche e Abruzzo) ha sempre sofferto un certo lassismo dal punto di vista della manutenzione; gli enti preposti fanno il possibile, per carità, ed è anche probabile che ad influire sulle condizioni dell’asfalto sia la conformazione morfologica del fondo e lo stesso percorso che in alcuni punti transita a ridosso delle rocce e dell’acqua.
Uno dei tanti punti dissestati
Con tutte le attenuanti del caso, però, urge comunque che qualcuno intervenga. Soprattutto prima della frazione di Cesano, dove quasi all’improvviso l’automobilista si ritrova davanti un pericoloso avvallamento della strada (con tanto di restringimento di carreggiata) che sembra più simile a una grande buca scavata da un meteorite o da un dinosauro. E’ solo il tratto più insidioso e mal segnalato (provare a passarci di notte per credere…) di un percorso evidentemente deteriorato in più punti, ove spesso è consigliabile fare lo slalom tra le buche sperando di non incrociare nessuno nel senso opposto.
Una foto artistica del lago di Talvacchia
Sulle frazioni che si incontrano lungo la via, da Rocca di Montecalvo a Settecerri, per citarne due, e sulle strade accidentate che bisogna percorrere per arrivarci, ci siamo occupati e torneremo a farlo prossimamente. Nel frattempo, con l’arrivo dell’estate, l’auspicio è che si faccia qualcosa affinché le difficoltà per raggiungere tali luoghi, già minacciati da sisma e spopolamento, non aumentino ulteriormente fino a scoraggiare del tutto chi queste terre le ama e le vorrebbe vivere.
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