Monticelli, Pierantozzi ci crede
«Ci salveremo con la tigna»

CALCIO D - Il difensore della squadra ascolana è uno dei superstiti della passata stagione e punta sul sacrificio e sull'unione del gruppo per scrivere un'altra bella pagina della storia del club biancazzurro
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di Lino Manni

In chiave salvezza cresce la fiducia in casa Monticelli nonostante l’avvio non sia stato eccellente. Nel girone di ritorno la squadra di mister Stallone è pronta a compiere un’altra impresa.

Federico Pierantozzi

«Siamo partiti a rilento a causa dei numerosi infortuni e anche di alcune diciamo “sviste” arbitrali – dice Federico Pierantozzi, difensore classe 1997, pilastro della difesa, cresciuto nelle giovanili dell’Ascoli – ci siamo rimboccati le maniche e, dato siamo abituati a non mollare mai e a combattere sempre, lotteremo per la salvezza alla quale tutti quelli che sono rimasti credono fermamente. Qualcuno è andato via ma ora grazie ai nuovi innesti non possiamo far altro che crescere e migliorare».

Insomma quella del girone di ritorno sarà un’altra squadra, un altro  Monticelli molto rinnovato. Chi è rimasto darà il suo contributo per la salvezza. Pierantozzi, punto di forza del reparto arretrato, è uno della vecchia guardia (29 presenze la scorsa stagione) che ha sposato il progetto del presidente Piero Palatroni ed è rimasto perché ci crede.

«Per salvarsi serviranno la tigna, il sacrificio e l’unione del gruppo. Il Monticelli – conclude il giovane difensore – ha sempre dimostrato di essere una squadra unita ed è pronto a stupire ancora e a scrivere un’altra grande pagina nella storia del calcio ascolano».

 


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