La Stazione dei Carabinieri di Monteprandone
di Andrea Ferretti
Monteprandone sempre di più al centro della cronaca. Quella nera. E’ di poche ore fa l’accoltellamento di un 65enne che di notte ha atteso nel seminterrato un 37enne padre di tre figli per aggredirlo a causa di dissidi condominiali. Il primo sta in galera, il secondo – dichiarato fuori pericolo – in ospedale. Stavolta i Carabinieri della locale Stazione, guidati dal luogotenente Gabriele Luciani, hanno chiuso il cerchio su un marito violento, dopo una breve indagine condotta dai colleghi del comando provinciale di Ascoli. Gli stessi che, in coincidenza con la recente Festa dell’Arma, hanno inaugurato nella caserma Piermanni la “Sala rosa” (intitolata a Melania Rea) dove le vittime di violenze di genere possono denunciare in totale sicurezza fatti che, purtroppo, continuano spesso a restare chiusi tra le quattro mura domestiche.
I Carabinieri di Monsampolo, al centro il luogotenente Gabriele Luciani
Nei mesi scorsi un uomo è stato arrestato ad Ascoli per lo stesso motivo, dopo l’ennesimo intervento dei Carabinieri del capoluogo che, nell’ultimo episodio salvarono la donna la quale – in presenza di una figlia minore – si era chiusa in bagno per sfuggire alle grinfie e alle violenze del marito.
In carcere stavolta è finito un operaio di 41 anni che deve rispondere di reati gravissimi come violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia, lesioni e minacce. Reati che dovrebbero (in questi casi il condizionale in Italia è d’obbligo) tenerelo per un pò di tempo al sicuro. I Carabinieri hanno fatto quello che dovevano eseguendo l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Ascoli su richiesta della Procura della Repubblica. Hanno operato gli uomini ella sezione di polizia giudiziaria della Procura. Poi a rintracciarlo e portarlo al sicuro ci hanno pensato i colleghi della Stazione di Monteprandone.
Oltre a quest’ultimo arresto e all’accoltellamento di pochi giorni fa, sempre a Monteprandone nelle ultime settimane è stato arrestato dai Carabinieri un agricoltore per maltrattamenti e minacce alla sorella. Erano conviventi, poi è arrivato il provvedimento di non avvicinarsi alla sorella, ma lui ha continuato e allora è stato portato al Marino. Lo stesso carcere dove si trova adesso il 41enne e dove si trova – per fatti avvenuti quattro anni fa a Monteprandone – un 39enne che aveva sconvolto la vita di una ragazza sambenedettese al punto tale che la giovane, per farla finita, aveva tentato il suicidio. E poi un 36enne teramano che, sempre a Monteprandone, quattro anni fa aveva violentato e ferito la convivente. Pochi giorni fa è stato rintracciato e arrestato dai Carabinieri di Monsampolo.
Maltrattamenti e minacce alla sorella, l’agricoltore violento torna dietro le sbarre
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