Uno degli specchi stradali incriminati che si trovano nel territorio comunale di Comunanza
di Maria Nerina Galiè
Lo specchio parabolico viene posizionato in corrispondenza di un incrocio pericoloso, laddove non si può apporre altra segnaletica. Quando però lo specchio è appannato o brinato, viene meno al suo prezioso compito. Un bel problema, segnalato da un cittadino di Comunanza residente nel grazioso borghetto di Collechiaro, il quale per scendere in paese deve attraversare un bivio regolato da uno di questi specchi. A causa delle escursioni termiche, rilevanti in alcuni periodi dell’anno, il parabolico in questione è esposto a brina, condensa e ghiaccio. Quindi è utile come lo specchio del bagno dopo la doccia.
Un altro specchio: praticamente inutile
Sul territorio comunanzese ci sono molti altri parabolici, alcuni anche sulla Statale 78, di competenza dell’Anas. Il posizionamento degli specchi parabolici può essere richiesto dal singolo cittadino che ne riscontri l’esigenza, facendone apposita domanda al Comune competente.
L’Ente provvederà a fare un sopralluogo e, riscontrata l’effettiva necessità, si attiverà per l’istallazione. Occorre l’autorizzazione comunale anche per posizionare specchi su strade private, in questo caso però i costi saranno a carico del richiedente.
In commercio si trovano specchi riscaldati, antiappannamento, antibrina e antighiaccio, vivamente consigliati per le località montane. Perché dunque continuare a porsi l’amletico dubbio: passo o non passo?!
«Ben vengano segnalazioni come queste – commenta Giuseppe Giustozzi, consigliere delegato del Comune di Comunanza – farò subito una ricerca di mercato per valutare la possibilità di cambiare i vecchi specchi parabolici con strumenti più adatti al territorio».
La specchio all’incrocio non è però l’unico problema che devono affrontare le sei famiglie che abitano a Collechiaro: la strada per arrivarci è sterrata, ripida, con curve pericolose non protette da guard rail ed è comunale. Tempo fa uno dei residenti ha avuto un incidente che gli è costato l’auto e un braccio rotto, e una donna di recente ha perso il controllo dell’auto rischiando di finire nella scarpata.
«Sì, ci sono ben note le condizioni di quella strada – continua Giustozzi – in alcuni punti c’è una forte pendenza che rende difficile sia la salita che la discesa, soprattutto in presenza di ghiaccio e fango. Da tempo stiamo cercando di intervenire. Abbiamo dovuto escludere la depolverizzazione, inattuabile, e l’asfalto, ancor più pericoloso con il ghiaccio. L’unica soluzione sembra essere il cemento zigrinato (con cui di solito si fanno le rampe dei garage o di altri accessi particolarmente ripidi, ndr). L’argomento sarà discusso proprio nella prima riunione di giunta di quest’anno, poiché è intento di questa Amministrazione risolvere il problema della strada di Collechiaro prima della scadenza del mandato».
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