Simone Bernardini, direttore generale dell’Alma Juventus Fano
di Bruno Ferretti
«Quando mi è venuta l’idea di stipulare un patto di collaborazione tecnica ne ho parlato con il mio presidente Gabellini e con Tosti, presidente dell’Ascoli che é stato subito molto disponibile. Abbiamo cominciato a lavorare sul progetto a gennaio e alla fine abbiamo trovato un accordo che può essere utile sia al Fano che all’Ascoli. I presidenti hanno capito che si tratta di una importante opportunità capace di portare vantaggi ad entrambe le società».
Bernardini con Adriano Galliani
Così dice Simone Bernardini, 45 anni, manager calcistico ascolano, direttore generale dell’Alma Juventus Fano. In passato ha acquisito positive esperienze con Teramo, Giulianova e Monticelli. Fin da ragazzo Bernardini, ex portiere di calcio a cinque ad ottimi livelli, è un sostenitore dell’Ascoli ma oggi, da serio professionista, é tutto preso dal Fano. «Il presidente Gabellini conosceva già Pulcinelli per motivi di lavoro, poi ha conosciuto anche Tosti e fra loro si é creato un bel rapporto di stima e collaborazione, ferma restando l’assoluta indipendenza e l’autonomia delle due società».
Lei ha conosciuto Pulcinelli?
«Non ho ancora avuto il piacere ma da quello che vedo ho grande stima per lui. Ha sposato volentieri il progetto di collaborazione con il Fano – prosegue Bernardini – la nuova proprietà dell’Ascoli sta operando molto bene. Ha saputo scegliere le persone giuste come il presidente Tosti, gli altri dirigenti, il direttore sportivo Tesoro, i tecnici e i giocatori. Ha stabilito buoni rapporti con il Comune di Ascoli per risolvere insieme i problemi dello stadio, prima con il sindaco Castelli, adesso con il nuovo Fioravanti e l’assessore allo sport Stallone. La dirigenza finora non ha sbagliato niente ed ha il merito di aver restituito sorriso e fiducia ai tifosi ascolani che devono essere grati».
Con Giulaino Tosti, presidente dell’Ascoli Calcio
Torniamo al suo Fano. Come vanno gli ex bianconeri?
«Molto bene, secondo le nostre aspettative. Ne abbiamo presi dieci. Tassi, Tofanari e Ricciardi in prestito, gli altri definitivi, ma l’Ascoli ha il diritto di “recompra”. Abbiamo fatto un sacrificio per Carpani e Baldini che potranno essere per noi due punti di forza. C’è grande fiducia in loro come in tutti gli altri che si stanno allenando bene e con impegno. Carpani sarà il nostro capitano».
Volevate anche Ngombo…
«Sì, ma non ha accettato. Io non ho perso la speranza di portare a Fano anche il giovane Di Francesco che stimo molto. So che l’Ascoli vuole tenerlo ma se il ragazzo é chiuso da attaccanti più esperti e dovessero cambiare idea… io lo aspetto».
Con l’allenatore Fontana come va?
«Ottimamente. La squadra é ancora in costruzione ma Fontana sta svolgendo un ottimo lavoro. Risultati a parte, già nelle prime due partite di Coppa si è visto che il Fano ha una chiara idea di gioco e una propria identità. Abbiamo condiviso il progetto tecnico a 360 gradi con il mister che ha tutta la nostra fiducia. Siamo contenti».
Nella prima giornata di campionato ci sarà subito il derby marchigiano con la Samb. Che partita si aspetta?
«Una partita tosta che ci servirà per valutare il valore della nostra squadra che deve essere ancora completata. La Samb ha altre ambizioni ma il Fano venderà cara la pelle. Vogliamo disputare un buon campionato».
Bernardini, secondo lei l’Ascoli dove potrà arrivare?
«Può disputare un campionato di alta classifica e prendersi tante soddisfazioni. La squadra è ben costruita e valida in tutti reparti. Conosco e stimo Zanetti, ottimo allenatore, assai motivato. La dirigenza sa come operare, Tesoro è un diesse giovane ma esperto che conosce bene il suo lavoro. Inoltre l’Ascoli può contare sul supporto di una grande tifoseria: non gli manca proprio niente per essere fra i protagonisti del campionato. Ed è questo il mio augurio».
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