L’argomento è più che mai attuale, per diversi motivi. In primis il fatto che a Spelonga di Arquata del Tronto sia in corso di svolgimento la Festa Bella, rievocazione che ogni tre anni pone l’accento proprio sulla Battaglia di Lepanto (1571). Riscoprire poi una personalità come quella di don Tommaso Mattei (Favalanciata 1842, Ascoli 1909) ha contribuito a dare una bella mano nell’entroterra colpito dal sisma.
Ma andiamo con ordine. In questi giorni è allestita presso la libreria Rinascita di Ascoli, dove resterà fino al 1 settembre, la mostra in versi “La vittoria di Lepanto“, che trae spunto da libro omonimo, una cantica composta proprio da Mattei. Questi la pubblicò nel lontano 1871, per celebrare i 300 anni dalla battaglia che vide impegnati, tra gli altri, i 150 spelongani celebrati ogni tre anni nella rievocazione Festa Bella.
“Sol per grazia del ciel salvo e protetto/Il popol di Maria mostra sicura/L’altera fronte ed il gagliardo petto”.
Mattei è stato Rettore del Ritiro Ecclesiastico e maestro di retorica nel seminario di Ascoli ed è considerato una personalità tra le più illustri del capoluogo. Durante il suo mandato di canonico della cattedrale, ebbe un occhio di riguardo verso il patrimonio artistico e culturale. Tra le varie azioni, restaurò a sue spese le cappelle barocche della chiesa di Santa Maria della Carità. Non dimenticò mai il suo paese natio di Favalanciata (Acquasanta Terme) al quale regalò nel 1886 il restauro della pericolante Chiesa di San Sebastiano che oggi ospita le sue spoglie, ma come allora si trova nuovamente in stato di difficoltà a causa del sisma. Per questo il ricavato del libro che il discendente Matteo Mattei ha voluto ripubblicare è interamente devoluto a quest’ultima per il restauro strutturale dell’organo della comunità.
Orari della mostra, ad ingresso libero: lunedì 16-20, martedì e giovedì 9-20, venerdì e sabato 9-21, domenica 10-13 e 16-20.
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