Un pasto in parrocchia, a Osimo (Ancona), trasformato in un incubo per le conseguenze che ha riservato poche ore dopo a 37 invitati. Pellegrini provenienti da Copertino (Lecce), anche due bambini di 8 e 10 anni, e altri ospiti osimani, che si sono rivolti stanotte all’ospedale di Osimo, di Torrette e all’ospedale Salesi di Ancona con i sintomi di una sospetta intossicazione alimentare. I pazienti sono stati all’inizio trattati a domicilio, nell’albergo che li ospitava e che aveva richiesto i soccorsi, dalla guardia medica dell’ospedale di Osimo accorsa sul posto. Per alcuni il medico, la dottoressa Chiara Gatto, ha attivato il 118 e sono stati inviati al Pronto Soccorso del Ss. Benvenuto e Rocco, altri all’ospedale regionale di Torrette e due bambini al Salesi.
Poi anche medici ed infermieri dei presidi sanitari sono stati in prima linea per per reidratare i pazienti osimani e quelli salentini impegnati nella prima tappa del 13° ciclopellegrinaggio Osimo-Copertino in onore di San Giuseppe da Copertino (patrono delle due città gemellate) che lamentavano dolori di pancia e presentavano episodi di dissenteria e vomito, debolezza e senso di nausea dopo essersi seduti come commensali.
Ad Osimo ne sono stati curati 6, tutti gli altri sono stati indirizzati nelle strutture sanitarie di Ancona e sono stati tutti dimessi, eccetto il bimbo di 8 anni che resta ancora in osservazione al Salesi. Per tamponare l’emergenza numerica degli accessi, c’è stato un bel da fare per distribuire flebo e sistemare chi arrivavava spossato in sala d’attesa. Il momento conviviale e di festa, una cena al sacco a base di lasagne carote e patate, era stato organizzato, ieri sera, nella parrocchia della Misericordia di Osimo, dalla comunità dei fedeli e dal sacerdote. Una parte della comitiva pugliese era anche ospite dei religiosi, l’altra alloggiava nell’hotel. Sono già stati prelevati campioni di materiale biologico per cercare di individuare il batterio che potrebbe aver causato la piccola ‘epidemia’. Ssarà utile per riuscire a capire se l’intossicazione alimentare sia legata ad una cattiva conservazione del cibo, a tecniche di preparazione non del tutto igieniche o a qualche altro motivo del tutto estraneo e che esenta da responsabilità chi ha cucinato o fornito gli alimenti.
Tutti i casi, comunque, sono già stati segnalati all’autorità sanitaria Asur ed ai Carabinieri della stazione di Osimo e del Nas di Ancona che stanno indagando. Alla cena ieri sera erano passati a salutare gli ospiti, senza sedersi a tavola, anche il sindaco Simone Pugnaloni e Marco Scarponi, il fratello del ciclista scomparso, impegnato nella fondazione che porta il suo nome. La pedalata in onore del santo dei voli che Osimo e Copertino celebreranno il prossimo 18 settembre, è una tradizione. E’ lunga 650 chilometri e i ciclisti quest’anno percorreranno il tragitto all’insegna del motto della Fondazione Michele Scarponi: “La strada è di tutti, anche dei più deboli”.
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