Procaccini spegne i rumors:
«Resto alla guida del Pd ascolano»

ASCOLI - Il segretario comunale di ritorno dalla Leopolda renziana: «Voglio fare il record di permanenza al vertice dell'Unione Comunale»
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Angelo Procaccini (Foto Vagnoni)

di Renato Pierantozzi

«Voglio fare il record di permanenza alla guida del Pd ascolano a differenza dei miei predecessori». Angelo Procaccini, di ritorno dalla Lepoolda 10 di Matteo Renzi (leggi l’articolo), mette tacere i rumors sulla sua permanenza all’interno della casa democratica. «Come ho già detto -dice sempre il segretario- sono andato a Firenze con la mia famiglia per festeggiare la pensione di mia madre ed avevo prenotato da sei mesi. Come è stata la Leopolda? Sicuramente una manifestazione interessante. Se si fa da 10 anni vorrà pur dire qualcosa. Comunque non sono un renziano della prima ora visto che alle primarie votai Bersani. Ho riconosciuto a Renzi il merito di aver portato nel Pd tante persone che ora rischiamo di perdere». Con Procaccini c’erano anche l’ex candidato sindaco Pietro Frenquellucci e una parte del gruppo di giovani che lo appoggiarono alle scorse comunali. E le critiche della professoressa ascolana Maria Stella Origlia (leggi l’articolo)? «Non  rispondo a lei -risponde Procaccini- ma agli iscritti del mio partito». Il segretario poi torna su due temi caldi come la sanità e l’alleanza con i 5 Stelle. «Sul nuovo ospedale -dice- la mia posizione, come detto in conferenza stampa, è a favore della localizzazione a Spinetoli con un presidio di base al Mazzoni e al Madonna del Soccorso. In caso di ospedale di primo livello a Monteprandone non so che ne sarà del Madonna del Soccorso. Nell’ex area Carbon vista anche la crisi dell’edilizia residenziale penso che si possa prevedere una struttura per la salute e il benessere come asili nido, rsa per anziani, centri di ricerca». Infine il capitolo 5Stelle. «Mentre a livello nazionale il Pd vuole strutturare un’alleanza politica -dice- i grillini ascolani hanno passato gli ultimi cinque anni in Consiglio comunale a bullizzare il nostro capogruppo Ameli più che fare opposizione a Castelli. Ora due loro assessori designati in caso di vittoria sono indicati come consulenti del Comune per commissariare quattro assessori. E’ ora che i grillini si chiariscano le idee».

 

 


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