Si rinnova una delle tradizioni carnascialesche più amate. E’ quella de “Le sette colazioni” il cui rito, risalente agli anni del dopoguerra, è stato rispolverato ufficialmente da alcuni anni. Sabato 22 febbraio andrà infatti in scena la terza edizione, all’interno della variegata panoramica degli eventi legati al Carnevale ascolano.
Si tratta di un vero e proprio percorso enogastronomico che attraversa in lungo e in largo il centro cittadino. Le tavole, anche dei più poveri, sono sempre state allietate da ricchi piatti e squisiti dolci che variano secondo le tradizioni gastronomiche delle regioni d’Italia.
Una tradizione contadina, dunque, che, nello specifico va in scena nel periodo che precede la Quaresima, quando si accumulavano diverse provviste in attesa del giovedì grasso, giorno dell’abbuffata già dalle prime ore della giornata. Tutte le attività della città partecipavano aprendo le loro botteghe e mettendo a disposizione dei cittadini i piatti tipici della tradizione.
L’intento di “Lost in Piceno“, che quest’anno cura l’organizzazione, è proprio di ricreare la stessa atmosfera di partecipazione e condivisione delle famiglie popolari di una volta ma al tempo stesso di donare all’evento una veste del tutto nuova, in equilibrio tra lo spirito tradizionale e giocoso e un connubio di storia, arte ed enogastronomia.
Avvalendosi della collaborazione della guida turistica ascolana Sara Cappelli e della partecipazione delle attività di ristorazione 180gradi, Dica Duca, Panbrusco, Siamo Fritti e Pasticceria Malaspina, “Lost in Piceno” darà vita a una insolita visita guidata, un percorso per riscoprire l’antica tradizione ascolana dove il cibo e le nostre radici fanno da padrone, immersi nella bellezza delle cento torri. Dalle 10, dunque spazio a un percorso che vedrà sul piatto olive fritte, “saggicce co l’ova”, “pizza co li sfrigule”, “raviuole ncaciate”, castagnole, raviole di castagne e frappe. Per info e prenotazioni c’è il numero 320.9085671 o la pagina facebook di Lost in Piceno.
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